#ATUPERTU: L’ASSISTENTE ALLA REGIA DI CAINO

INTERVISTA A WILLIAM CARUSO

Ho terminato da un mese l’accademia Eutheca a Roma e ho avuto la fortuna di potermi lanciare in questa avventura grazie all’ottimo rapporto lavorativo con Auretta Sterrantino nato l’estate scorsa per il debutto di “Erebo. Il lungo Addio” al Festival dell’Arena a Roma.

“Caino. Homo Necans” è un’esperienza intensa, da vivere fino in fondo. Ripongo tante aspettative in questo spettacolo e sono felice di aver avuto l’opportunità di mettermi in gioco provando a dare il massimo al gruppo. Spero di poter crescere lavorando con QA e assieme a QA, per poter raggiungere assieme i nostri obiettivi.

Poter conoscere Auretta Sterrantino – sia da attore che da assistente alla regia – mi ha permesso di poter osservare il suo lavoro da diversi punti di vista. Vedere a lavoro una regista d’esperienza come lei è stimolante. È una fucina d’idee che mescolano l’amore del mondo classico alla drammaturgia contemporanea. Il suo è un continuo ricercare con gli attori, un continuo studio sulla parola e sul gesto in uno spazio da creare e da riempire con idee sempre stimolanti per ogni genere di pubblico. Ho avuto la fortuna di poter “avere un assaggio” del mondo del dietro le quinte già in accademia, ma dal punto di vista lavorativo questa è la mia prima esperienza. Il poter lavorare da assistente alla regia permette di apprendere dei meccanismi di lavoro nuovi che aprono prospettive inedite sulla messinscena di uno spettacolo. Il poter vedere i diversi aspetti della costruzione di uno spettacolo – l’allestimento scenografico, il disegno luci, i rapporti col teatro stesso per l’organizzazione della stessa messinscena, la pubblicità mediatica,  l’elaborazione e la scelta delle musiche, il montaggio dello spettacolo –  fa capire quanto lavoro ci sia dietro questa forma d’arte.

Dopo un lungo percorso come quello accademico, avere l’occasione di stare a contatto con questo mondo e di poter collaborare con una compagnia di professionisti come quella di QA è solo un onore per me e non posso che essere grato ad Auretta Sterrantino per avermi dato questa preziosa opportunità. Poter osservare il suo lavoro di creazione – fuori e all’interno della sala prove – è un continuo stimolo alla ricerca di nuove strade. Altrettanto prezioso è il poter seguire il percorso attoriale di due attori d’esperienza come Livio Bisignano e Oreste de Pasquale. Nel loro affrontare il testo, la parola, l’azione e l’emozione all’interno di questo spettacolo, nel loro ascoltarsi e nel loro comunicare con l’altro riescono a trasmettermi nozioni sempre nuove, annotate con cura nel mio inseparabile taccuino. Spero di poter crescere professionalmente in questo gruppo, soprattutto in questo mio particolare momento di crescita lavorativa, sperando che questa esperienza dietro le quinte non resti un caso isolato nel lavoro con QA, ma che possa essere l’inizio di un percorso