«COSTACOSTA CASACASA»

L’OSSERVATORIO CRITICO DI QA PER IL CORTILE TEATRO FESTIVAL 2021
di Elena Russo

Prosegue la rassegna del Cortile Teatro Festival a palazzo Calapaj-D’Alcontres, giorno 2 e 3 agosto con il debutto di Omu a mari – Il cunto delle sirene diretto e interpretato da Gaspare Balsamo. Lo spettacolo rientra in un progetto che si sviluppa a partire dalla riscrittura del romanzo di Stefano D’Arrigo, Horcynus Orca e comprende Omu a mari – Il cunto delle sirene ed Epica fera.
Un tuffo nel passato in una Sicilia fatta di suoni, di giovani avventurieri, di pescatori e naviganti curiosi, di tradizione e oralità, di passione, carnalità e inganni ma anche di mitologia e racconti. Questa è la storia di Don Mimì Nastasi, un raccamatore di reti da pesca che da bambino aveva perso l’uso delle gambe. Il piccolo Mimì, grazie al padre, si appassiona di sirene, figure mitologiche senza gambe, fino a diventarne il più famoso cuntista.
Giovani ragazzi, vecchi e bambini si formano attraverso i cunti di Don Mimì, tutti sono affascinati da quelle figure di donne e sirene «di corpo tarantolato nell’eros, di maghe adescatrici».
I naviganti si avventurano in mare aperto alla ricerca di queste donne dalle più disparate peculiarità, dal seno turgido e i capelli attorcigliati tra le alghe. Ragazzini giocano a fare i naviganti e le sirene riempiendosi i costumi di sabbia e alghe provocandosi a vicenda e nascondendosi tra gli scogli.
Pochi elementi ma efficaci come la musica e le luci accompagnano i gesti di Balsamo che si destreggia sul palco coinvolgendo il pubblico. Il canto intonato che accompagna la drammaturgia in maniera esemplare, risuona di passione e pathos tanto da rapire e coinvolgere la mente dello spettatore che può toccare con mano ogni elemento della narrazione fino a immaginarlo quasi reale. Ci si sente cullati dalle onde del mare mentre Turi, Melo, Santino, Tanino e Demetrio vivono la loro prima esperienza sessuale a bordo di uno yacht con la sirena d’alto borgo, e poi ancora sul caicco e nel finale nascosti tra gli scogli a riva di una costa mediterranea con le femminote astute, mentre la più anziana deruba del pescato i poveri sventurati. Quello di Gaspare Balsamo è un canto di sirene «costa costa, casa casa» che vivono il nostro mar Mediterraneo fatto di relazioni e di «esplorazioni calde» e che, come le ha definite l’autore in una nostra intervista, «sono di cuore, fanno sangue».

 

OMU A MARI – IL CUNTO DELLE SIRENE
di e con Gaspare Balsamo
visto al CORTILE TEATRO FESTIVAL
diretto da Roberto Zorn Bonaventura
Castello di Sancio

 

Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena