«TI STAI ANNOIANDO?»

#INTACITOQUADRANTE: RIFLESSIONI SULLE PROVE A CURA DELL’OSSERVATORIO CRITICO
di Francisca M.

 

21/08/2021

La prima prova di In Tacito Quadrante, a cui ho assistito il 21 agosto 2021, ha avuto in me lo stesso effetto dell’acqua gelata in faccia dopo una nottata insonne. In un modo sbagliato, grammaticalmente scorretto e confuso ho trovato il bisogno di scrivere. Scrivere di questo tacito quadrante, di queste due figure che nell’arco delle tre ore e mezza mi sono sembrate solo due parti arrabbiate, spezzate e frustrate della stessa persona e che se pur in lotta fra loro combaciavano perfettamente all’interno di questo cerchio. Entrare nella sala prove mi ha fatta sentire un’ospite a tutti gli effetti: quella non era casa mia, non era il mio posto nel mondo. Era di qualcun altro. Ero lì non per merito mio ma perché qualcuno aveva ritenuto opportuna la mia presenza. Di questo sono ancora totalmente e profondamente grata.
Vedere gli attori lavorare, ridere e sorridere e poi vederli stanchi mi ha fatto pensare alle recite scolastiche. Tuttora le considero bambinate, un qualcosa che soddisfa solo chi le ha ideate eppure anche se in modo diverso il teatro è anche questo. Si inizia in una stanza, basta che ci sia lo spazio per immaginare un palco, tutto può esserlo. È necessario che ci sia tanta voglia e tanto desiderio e lo spettacolo viene su “da solo”. Alla domanda che mi è stata posta «ti stai annoiando?» ora rispondo che non potrei e che la mia curiosità è feroce. Sul momento non avrei potuto trovare altra risposta se non una semplice negazione. Ogni mio neurone era occupato a cercare di comprendere quell’arrovellato meccanismo di movimenti e parole che erano a tutti gli effetti la prova di uno spettacolo. Pensavo che mi sarei sentita onorata a vincere tante caramelle o a essere invitata a Buckingham Palace, invece il 21 agosto mi sono sentita come se Willy Wonka mi avesse detto che potevo entrare nella fabbrica di cioccolato senza il biglietto d’oro.
Auretta Sterrantino è il mio Willy Wonka e In Tacito Quadrante è un’enorme fabbrica di cioccolato.

 

Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena