PUBBLICARE IL POPOLARE?
LA STERMINATA RACCOLTA FOLK DI ORAZIO CORSARO:
IL MUSICISTA E L’UOMO NELLE PAROLE DI ROBERTO BONAVENTURA
Intervista a Roberto Bonaventura, regista dello spettacolo Opera Corsara | Omaggio al maestro Orazio Corsaro
Questo spettacolo è un omaggio al maestro Orazio Corsaro. Chi era?
Non è facile descrivere in due parole chi è stato Orazio Corsaro e non è stato solo un maestro. Io non sono musicista ma l’ho sempre visto come una persona da ammirare. Mi faceva divertire non solo quando suonava ma anche quando parlava. Era un ottimo narratore di storie, ha viaggiato molto, è stato anche in America. I suoi racconti erano interessanti. Aveva una presenza carismatica, lo ricordo sempre con la barba. Mi reputo una persona fortunata ad averlo conosciuto, è stato un maestro di vita. Coloro che hanno fatto questo spettacolo lo hanno conosciuto, hanno vissuto con lui, gli sono stati amici.
Com’è stato portare in scena questo artista?
Non è stato facile, proprio perché non si tratta di uno spettacolo tratto dalla letteratura. Orazio era un musicista e compositore, ciò che mi ha spinto a realizzare questo spettacolo è stata la possibilità di portare in scena il suo spirito. Questa infatti non intende essere una commemorazione ma piuttosto uno spettacolo di cui possano fruire tutti. Vorrei fare arrivare alla gente il ricordo bello che ognuno di coloro che lo conosceva – compreso me – ha di lui.
Lui era un grande appassionato di musica popolare siciliana, come viene reso questo in scena?
Non è stata portata in scena soltanto la passione per la musica popolare, ma tutti gli aspetti di Orazio Corsaro. Ci sono alcune delle sue musiche e delle sue raccolte, e ci vorrebbero anni per sentirle tutte! Infatti lui aveva una collezione di milioni di testi di musica popolare siciliana. Fin da ragazzo ha registrato pezzi di canzoni popolari in ognuno dei paesi della Sicilia in cui è stato. Sarebbe bello se la sua ampia raccolta venisse pubblicata…
Marina Fulco