UN OMAGGIO AL MAESTRO ORAZIO CORSARO
Domenica 18 dicembre Roberto Bonaventura debutta con la sua “Opera Corsara”
Domenica 18 dicembre debutta in prima assoluta “Opera Corsara”, l’omaggio al Maestro Orazio Corsaro, prodotto dal Castello di Sancio per la IV edizione della rassegna teatrale “Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena”, prodotta da QA-QuasiAnonimaProduzioni e in scena al Teatro Savio alle ore 18.
A curare regia, ideazione luci e spazio scenico è il regista Roberto Bonaventura reduce dal successo di Mostrocaligola, vincitore del premio produzione del E45 Napoli Fringe Festival con L’uomo a metà di G. Rugo, interpretato da Gianluca Cesale e già ospite del cartellone di Atto Unico nel corso della seconda edizione con lo spettacolo su Beckett “Il dubbio. Qui. Intorno”.
“Opera Corsara” è uno spettacolo tratto dal racconto “Settecani” di Cinzia Pierangelini, è percorso dalle musiche del Maestro Corsaro, alcune eseguite dal vivo dai musicisti Maurizio Salemi, al violoncello, e Giuseppe Ruggeri, alla tromba, altre editate per l’occasione dal musicista e compositore Giovanni Puliafito che ha collaborato con lui per qualche anno. L’intero cast, cui si aggiungono gli attori Gianluca Cesale, Monia Alfieri e Gionni Boncoddo, è composto da persone che hanno vissuto il maestro Corsaro come Maestro, amico e mentore. «Non si possono scrivere due righe su Orazio Corsaro – dice Roberto Bonaventura –, così come non si può fare uno spettacolo su Orazio Corsaro. La sua musica scende dal paradiso e poi arriva all’inferno e, per chi ne ha bisogno, si ferma sulla terra». «Raccontare la sua produzione musicale o la sua vita è per noi impossibile– aggiungono gli altri membri del cast. Il nostro omaggio al maestro Corsaro non vuole essere niente di commemorativo nei riguardi di un grande artista, ma un’azione contemplativa».
Scomparso agli inizi di aprile di quest’anno, Orazio Corsaro, originario di Messina e diplomato in teoria e solfeggio presso il conservatorio Vittorio Alfieri di Asti, dopo aver studiato le forme comportamentali della musica di tradizione orale e composizione con il maestro Donadoni, si laurea in Lettere e Filosofia (Dams) dipartimento musica nel 1980, università di Bologna. Collabora con il professore Diego Carpitella (Università di Roma) nella catalogazione dei brani siciliani presenti nell’Archivio sonoro di Stato e in alcune ricerche sul campo in Calabria e Basilicata. Dal 1974 svolge attività di ricerca in tutta la Sicilia, registrando brani strumentali, canti monodici e canti polivocali, riuscendo a mettere insieme archivio sonoro di 2500 brani. Dal 1986 al 1992 ha insegnato etnomusicologia nel programma di Storia della musica al Magistero dell’Università di Messina. Dal 1995 ha collaborato con alcuni musicisti italiani come Franco D’Andrea (pianoforte), Gianluigi Trovesi, (clarinetto), Federico Mandelci (sax soprano), Massimo Manzoni (sax baritono), con i quali ha una ricca partecipazione concertistica in Italia e all’estero, in particolar modo in Francia e Germania. Nel 2003 ha diretto il laboratorio musicale del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Nel 2006 e nel 2007 è stato a Universiteatrali in “Anno secondo” e “Città proibita”. Nell’ottobre 2007 è stato a Sofia, in Bulgaria, come suonatore di zampogna in alcuni concerti per archi e zampogna con l’Orchestra Nazionale Bulgara. Nel novembre 2008 è a Gerusalemme nel Festival del’ud con fisarmonica e zampogna. È stato a lungo maestro di palcoscenico della stagione lirica dell’E.A.R. Teatro di Messina dal 1992 e direttore di scena dal 2006. È stato maestro di palcoscenico, a Taormina Arte, e compositore di musiche per il teatro.