ALLA TAVOLA DEL RE
DOMENICA 18 NOVEMBRE SI APRE LA VI EDIZIONE DI ATTO UNICO
“RICCARDO III. SUITE D’UN MARIAGE”: DEBUTTO NAZIONALE E A SEGUIRE TAVOLA ROTONDA
Il 18 novembre alle 18 alla Chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina avrà inizio la sesta edizione di Atto Unico. Scene di Vita. Vite di Scena per la compagnia QA-QuasiAnonimaProduzioni, diretta da Auretta Sterrantino e presieduta da Vincenzo Quadarella. Riccardo III. Suite d’un mariage inaugura con un debutto nazionale la rassegna, dopo uno studio che ha coinvolto gli artisti in tre suggestive tappe siciliane. Lo spettacolo scritto e diretto da Auretta Sterrantino è interpretato da Michele Carvello e Giulia Messina, entrambi provenienti dall’Accademia del Dramma Antico della Fondazione INDA di Siracusa; le musiche sono di Filippo La Marca e Vincenzo Quadarella; l’allestimento è di Valeria Mendolia; la produzione è di QA.
Il Riccardo III di matrice shakespiriana – dichiara l’autrice e regista Auretta Sterrantino – è urgente perché oggi “opprimere è un piacere, essere primi un imperativo e il possesso è l’unica misura del valore”, come dice Walter Siti nel suo Resistere non serve a niente. Riccardo incarna perfettamente questi imperativi categorici moderni (e forse attuali anche in tante epoche passate). Noi lo proponiamo in un mortale e feroce braccio di ferro con Lady Anna e per Atto Unico abbiamo riservato il debutto di uno studio che si è svolto in tre tappe con altrettante restituzioni: Capo Rasocolmo, Rassegna Promontorio Nord, direttore artistico Roberto Bonaventura; Capo Peloro, Festival Movimenta, direttori artistici Raffaella Pollastrini e Giovanni Scarcella; Delia, Piazza del Carmelo, con il patrocinio del Comune di Delia e il sostegno della Parrocchia di S. Maria di Loreto e dell’Oratorio Città dell’incontro.
Per questo sesto anno, QA ha deciso di cambiare rotta: «La rassegna del 2018/2109 è da intendersi come una “introspettiva” sul tema del tradimento, un percorso di riflessione non all’indietro – come nel caso di una retrospettiva – ma all’interno, in fondo, in basso, a sondare gli abissi più oscuri del nostro animo e scovarne le contraddizioni». Il cartellone prevede cinque appuntamenti con spettacoli teatrali – quattro debutti nazionali e un riallestimento –, seguiti da tavole rotonde, organizzate in collaborazione con Fulvia Toscano, direttore artistico di Naxos Legge, progetto culturale che si unisce quest’anno ad Atto Unico, arricchendo l’offerta artistica delle collaborazioni. Si tratterà di momenti di riflessione che coinvolgeranno docenti universitari, teatranti, critici e intellettuali, tutti riuniti intorno al tema generale e alle questioni sollevate dal singolo spettacolo.
LA TAVOLA ROTONDA
Questo primissimo appuntamento sarà introdotto da Auretta Sterrantino, poi coinvolta con gli altri artisti per il dibattito, e interverranno (in ordine alfabetico):
Vincenza Di Vita
Docente di drammaturgia presso l’Università degli studi di Messina, è anche critico teatrale e direttore dell’Osservatorio critico di QA. Dottore di ricerca in Performance Studies con un progetto di ricerca sul femminile in Carmelo Bene, è stata Assistant Professor presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Toruń, in Polonia. Sul Riccardo III di Shakespeare scrive per noi:
La struttura drammaturgica del testo de La tragedia di Re Riccardo III suggerisce un dinamismo attoriale e scenico. Il testo, raffinatissimo e giocosamente imbastito, dà luogo a enunciazione di formule esoteriche e oscure. La lunghezza imponente del dramma unitamente alla ricca e variegata presenza di molteplici personaggi reca il senso di un’affollata solitudine, nel tormentoso senso di colpa che divora il protagonista. La esemplare deformità e il suo incedere sgraziato sono autentico esemplare di umanità. Ambiguità è manifesta in ogni singola azione, o meglio “act” ovvero “atto”, vizio e ambizione, assassinio ed egoismo, brama di potere e blasfemia. La crudeltà del tiranno è dichiarata dalla invocazione infera di vendetta che giunge a Riccardo III fin dal primissimo incontro con Lady Anne: demone dal ventre sterile o angelico lavacro per la salvezza?.
Francesco Paolo Campione
Insegna Storia dell’arte e Museologia presso l’Università degli Studi di Messina, ed Estetica dell’arte italiana presso il Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale di Noto. Si è sempre occupato dei rapporti che legano l’aspetto dell’opera d’arte al suo sostrato simbolico e antropologico, con particolare riferimento ai suoi valori iconografici, iconologici ed estetici.
Scrive per noi sul Riccardo III di Auretta Sterrantino:
Riccardo III di Auretta Sterrantino non è una semplice riscrittura del testo shakespeariano: è la
registrazione in presa diretta di una smania sempre attuale, di una frenesia che tutto travolge. È il
dramma dell’ambizione e la farsa della solitudine: il deforme, il putrido, l’odioso vi si vestono di
allettamento: Riccardo III sta tra Tieste e Kim Jong-un, fra Atreo e Trump. Il potere ha sempre avuto
lo stesso volto: «Ed ecco, arriva improvvisa/ quell’ora/ in cui tutto resta non tanto com’era,/ ma come
sarà».
Maria Serena Marchesi
Professore associato di letteratura inglese presso l’Ateneo di Messina, i suoi principali campi di ricerca sono: la poesia vittoriana nel suo rapporto con le fonti bibliche e shakespeariane e con le arti figurative coeve, le teorie politico-estetiche di John Ruskin, la trasformazione dello stereotipo culturale dell’ “Italiano” dalla letteratura elisabettiana al cinema contemporaneo, il teatro vittoriano.
Scrive per noi su Riccardo III di Shakespeare:
Alexander Pope scriveva che non è Shakespeare a parlare ispirandosi alla Natura, ma è la Natura a parlare attraverso Shakespeare. Ed è questa sua capacità di cogliere l’elemento eterno delle passioni umane a renderlo eterno, del suo tempo e allo stesso tempo senza tempo. Così Riccardo III, al di là delle innumerevoli allusioni all’età in cui fu scritto e a quella che rappresentava sulla scena, presenta anche oggi vivissimo il fascino eterno della persuasione, della seduzione del Male.
PROGETTI E COLLABORAZIONI
Quest’anno il cartellone di QA si pregia della collaborazione del Centro Studi Luigi Dallapiccola e del suo presidente il Maestro Mario Ruffini; e della partecipazione straordinaria di Antonio Zanoletti, attore di rilievo nel panorama italiano, ha collaborato con registi del calibro di Strehler, Ronconi, Calenda ma anche con Pagliaro, De Fusco, Branciaroli, Barbareschi, Longhi. Sono stati, inoltre, selezionati alcuni tra i migliori talenti degli attori diplomati all’Accademia del Dramma Antico della Fondazione dell’INDA di Siracusa (ADDA). La novità di quest’anno sarà la selezione, mediante bando consultabile sul sito della compagnia, di 5 studenti dell’Università di Messina provenienti dai Dipartimenti dell’Ateneo con i quali s’instaura anche quest’anno una cooperazione formativa.
Le giornate proseguiranno da gennaio fino a marzo 2019 secondo il seguente calendario: 27 gennaio – Traditori. Contro il ministro dei temporali; 10 febbraio – Caino. Homo Necans; 24 febbraio – Ulisse, o l’arte della fuga; 24 marzo – Giuda. Ed era di notte.
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Abbonamenti
Cinque spettacoli: 60 euro
Under 30
Cinque spettacoli: 50 euro
Costo del biglietto
Intero: 13 euro
Under 30: 11 euro
Per info e prenotazioni
tel: 328 3192600
351 9030978
mail: attounicoteatro@gmail.com
quasianonima@gmail.com
I biglietti saranno in vendita alla Chiesa di Santa Maria Alemanna il giorno dello spettacolo a partire dalle 17.00. Sarà possibile prenotare scrivendo o telefonando ai contatti sopra indicati.