VARCARE LA SOGLIA
TEATRO, RITO E FESTA TRA PASSATO E PRESENTE
Studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea
«Vergini piovose, muoviamo alla splendida
città di Pallade, l’amata terra di eroi: là si
celebrano riti ineffabili, là nelle sacre
cerimonie si schiude il tempio agli iniziati e
doni agli dèi celesti e templi eccelsi e statue
e processioni sante ai beati e vittime dalle
belle corone per gli dèi e banchetti in tutte le
stagioni. E, quando giunge primavera, è la
festa di Bromio, e contese di cori melodiosi
e suoni profondi di flauti»
Aristofane, Nuvole, vv. 298-313
Il progetto è finalizzato allo studio del teatro classico, tra le scritture del passato e la messinscena contemporanea attraverso la costituzione di un nucleo di ricerca stabile a carattere interdisciplinare e di portata internazionale. Tale gruppo si occupa di studiare opere e testi con una prospettiva che metta in dialogo gli studi filologici, storici, storico-religiosi e teatrali, con una particolare attenzione al confronto tra l’ipotesi della messinscena antica e gli esiti della messinscena contemporanea, soprattutto sul tema della trasposizione del rito e delle pratiche a esso connesse in chiave teatrale, in particolare in ambito tragico. Il progetto si inserisce in una più ampia attività scientifica di collaborazione tra UniME e le Università partner (Malaga e Coimbra) allo scopo di strutturare una serie di eventi e convegni internazionali a cadenza periodica, che coinvolgono le diverse discipline interessate nella lettura della messinscena contemporanea del teatro classico. Inoltre il progetto prevede una parte di indagine sul campo, condotta dalla compagnia QA-QuasiAnonimaProduzioni in collaborazione con NutrimentiTerrestri, al fine di poter ragionare sul passaggio dal testo alla riscrittura, dalla riscrittura alla scena e dalla messinscena nuovamente al testo.
Il progetto ha assunto come punto di partenza il contesto rituale in cui è nato il teatro classico e in particolare la struttura della più importante festa ateniese: le Grandi Dionisie, festa che – come ben sottolinea tra gli altri Pickard-Cambridge (1) – aveva respiro internazionale e non solo coinvolgeva tutti i cittadini attivamente nell’allestimento (2), nella realizzazione, nei momenti rituali e liturgici e in quelli teatrali, ma era aperta anche ad altri Greci e stranieri che proprio in quel periodo – che sanciva la fine dell’inverno e la riapertura delle attività di navigazione – diventavano spettatori di un momento in cui la polis mostrava il proprio “stato di salute” (3).
Da questo presupposto, la cui attualità risulta sconvolgente, muove la nostra indagine con l’intento di connettere aspetti storico-politici, religiosi, pratiche rituali e prassi teatrale. Ripercorrendo lo svolgimento delle Grandi Dionisie, infatti, sono apparsi nodali e interessanti ai fini delle linee di indirizzo del nostro percorso di indagine, tre momenti: la festa, la processione, il teatro.
Con la partecipazione al momento rituale-festivo infatti i cittadini, varcando la soglia dello spazio privato, attraverso la prassi rituale, si immettevano in una dimensione politica collettiva nella quale si esprimeva l’intera città. Momento cardine era la pratica della processione, fase iniziale di una lunga festa in cui cittadini e stranieri vestiti con abiti colorati si mescolavano insieme. La processione mette in evidenza la dimensione collettiva che si realizza attraverso una prassi codificata, che prevede un movimento fisico nello spazio che va da un punto a un altro: se nel primo momento l’individuo, uscendo di casa e immettendosi nello spazio pubblico, si veste della propria dimensione politica, in questo secondo momento, in quanto cittadino parte di una societas, compie un movimento che prelude un atto rituale. Esso si consuma entro i confini ritagliati dello spazio rituale performativo che era (e a volte ancora è) il teatro ove si realizzava il momento finale della prassi rituale collettiva, coronamento di tutte le fasi precedenti. In teatro, attraverso l’imitazione di una realtà verosimile
collocata in un orizzonte mitico direttamente connesso con la contemporaneità, la performance – secondo la lezione di Aristotele – scatena pietà e paura e determina la catarsi dello spettatore. La rappresentazione di eventi possibili e strettamente legati con la realtà mitica e religiosa greca diventa una molla che mostra alla collettività le conseguenze degli atti spregiudicati del singolo, quel momento in cui – in un modo o in un altro – la mancanza di eusébeia verso gli dèi nell’esercizio del libero arbitrio, scatena una serie di conseguenze che coinvolgono disastrosamente un’intera comunità.
Una comunità che unita deve ritrovare una risposta risolutiva del dramma, varcando, attraverso la catarsi, l’ultima soglia del singolo per consolidare la sua partecipazione all’interno di una collettività.
In tal modo l’intero percorso della nostra ricerca si concentra sulla dimensione pubblica del rito che nell’incontro con il teatro trova la sua massima espressione politica, finendo col contribuire a delineare il profilo politico della polis e mutatis mutandis della comunità nella contemporaneità. Così, accanto all’indagine dell’antichità, lo sguardo verrà rivolto alle pratiche di trasmissione e interpretazione del teatro classico nel contemporaneo.
COMITATO SCIENTIFICO
Prof.ssa Mariangela Monaca, PO di Storia delle Religioni presso l’Università di Messina (DICAM)
Prof.ssa Marta González González, PO di Filologia Greca presso l’Università di Malaga (Facultad de Filosofía y Letras)
Prof.ssa Carmen Soares, PO di Filologia Greca presso l’Università di Coimbra
Dott. Mauro Mormino, PhD in Storia delle Religioni e Assegnista di ricerca in Storia delle Religioni (DICAM, UniMe)
Dott. Vincenzo Quadarella, PhD in Storia delle Religioni (UniMe, UniMa)
Dott. Auretta Sterrantino (PhD), Docente di Storia del teatro e Messinscena tragica (ADDA, Fondazione INDA), Assegnista di Ricerca in Filologia Classica (UniCatt, Milano)
IL PROGETTO GODE DEL PATROCINIO GRATUITO DI
Fondazione INDA
Società Italiana di Storia delle religioni
Anassilaos (RC)
Officina degli studi Medioevali (PA)
TAPPE DI RICERCA E RESTITUZIONE
- ORGANIZZAZIONE CONVEGNI
Convegno Internazionale “VARCARE LA SOGLIA. Teatro, rito e festa tra passato e presente.
Prime giornate di studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea”, 29-30 novembre, 1 dicembre 2023, Messina/Siracusa
Convegno Internazionale “VARCARE LA SOGLIA. Teatro, rito e festa tra passato e presente. Prime giornate di studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea”, IV sessione
TEMA: «Sulla scena», svoltasi dal 14-18 maggio 2024, DICAM, UNIME in collaborazione con l’Associazione Culturale Anassilaos di Reggio Calabria e l’INDA di Siracusa.
CLASTEA VIII – International Conference on the Reception of Ancient Models in Modern and Contemporary Theatre
On the Stage. Myth and Ritual between Past and Present, 4 – 7 Novembre 2025 | Università di Messina
- PARTECIPAZIONE A CONVEGNI
10-11 ottobre 2023
A. Sterrantino, «ἐλεύθερος γὰρ οὔτις ἐστὶ πλὴν Διός» (Aeschyl. Prom. 50). Dinamiche di potere e violenza nel Prometeo Incatenato: dal testo alla messinscena contemporanea
V. Quadarella, Eumenidi 748-751: Apollo tra rito e politica. Agli albori della democrazia atenieseCongreso Internacional GRATUV 2023, organizzato dal Grup de Recerca I Acció Teatral de la Universitat de València, dal titolo Justificación de la violencia política en el teatro clásico y en la tradición occidental, Università di Valencia.
17 marzo 2023
M. Monaca, Lo vollero gli dèi. Oreste ed Elettra: ordini divini e libertà umana tra vendetta e giustizia
V. Quadarella, «Libagioni che placano i morti». Rituali di prologo e parodo nelle Coefore di Eschilo dalla prassi cultuale dell’antichità alla scrittura scenica contemporanea al Teatro greco di Siracusa
VI Jornadas de Teatro Clásico, Università di Malaga
22-23 febbraio 2024
M. Monaca, Tra stereotipi e identità di genere: voci al femminile nella tragedia greca
V. Quadarella, La ‘metafísica’ del rito. Ritualidad e identidad social
A. Sterrantino, Il conflitto drammatico come strumento di costruzione di una identità politica democratica
VII Jornadas de Teatro Clásico, Università di Malaga
22-24 aprile 2024
A. STERRANTINO, Ordine e disordine a partire dall’Antigone di Sofocle
V. QUADARELLA, Antigone e la sepoltura. Il peso sociale del rito
Aveiro: Congresso Internacional Antígona: liberdade e sofrimento, Universidade de Aveiro, Portugal, organizzato dal Projeto “Mitografias: Temas e Variações”, do Centro de Línguas, Literaturas e Culturas desta universidade.
*I contributi prodotti a partire da queste due relazioni sono stati accolti dalla rivista Forma breve.
6-8 novembre 2024
PANEL: M. MONACA, M. GONZÁLEZ GONZÁLEZ, A. STERRANTINO, V. QUADARELLA, Girovagando con l’Eracle di Euripide tra passato e presente
A. Sterratino, Il mito di Eracle nel dramma di Euripide: innovazioni e dinamiche drammaturgiche
M. Monaca, «Il dio, se è davvero un dio, non manca di nulla». Dialoghi sul divino nell’Eracle di Euripide, tra mania e mysteria.
M. Gonzales, El Heracles de Eurípides y el síndrome de estrés postraumático
V. Quadarella, L’Eracle di Euripide di Emma Dante. Osservazioni sul rito nella messinscena contemporanea al teatro greco di Siracusa
Rio de Janeiro: Convegno Internazionale Clastea VII, Carioca Dionysiacs: on Greek-Latin Theatre and it’s receptions, Università di Rio de Janeiro, 6-8 novembre.
*Gli atti del convegno sono in corso di stampa per i tipi della Coimbra University Press
25-27 novembre 2024
V. Quadarella, A. Sterrantino, Parole di pace nel teatro antico
Palermo: Dialoghi di Pace (UniMe, Officina di Studi Medievali), Palermo
3-4 aprile 2025
M. Monaca, Tra asebeia e blasphemia: strategie teatrali per ingiuriare gli dèi
V. Quadarella, Entre la magia y la invectiva. Medea en la representación trágica contemporánea
A. Sterrantino, Essere senza vergogna. Il duro scontro tra Admeto e Ferete nell’Alcesti di Euripide
VII Jornadas de Teatro Clásico, Università di Malaga
15-18 luglio 2025
M. González González, Las mujeres y el trauma de la guerra a través de la tragedia ática
M. Mormino, ‘Cantami di Argo, o dea, città assetata…’. Frammenti di poesia, guerra e eroismo nell’ épica tebana tra convenzione e sovversione
A. Sterrantino, Le conseguenze della guerra. Governanti e guerrieri: l’Ettore omerico e l’Eteocle tragico
M. Monaca, Volere divino, vaticini e guerra nei Sette contro Tebe
V. Quadarella, Guerra e ritualità nella messinscena contemporanea: i Sette contro Tebe al Teatro greco di Siracusa
CELTIC CONFERENCE, Coimbra, – War and peace, violence and progress: From Homer to Pausanias, Panel a cura di Maria de Fátima Silva (University of Coimbra), Patrick Finglass (University of Bristol), Pedro Manso (University of Coimbra)
PUBBLICAZIONI
M. Monaca, V. Quadarella, A. Sterrantino, «Varcare la soglia. Teatro, rito e festa tra passato e presente»: un progetto, in M. Monaca, «PROBLEMI DI STORIA DELLE RELIGIONI». Itinerari storico-religiosi sulle orme di Ugo Bianchi, (ἱερά 2, 1), Armando Siciliano Editore (c.d.s)
M. Mormino, V. Quadarella, A. Sterrantino (a cura di) (2025), Varcare la soglia: teatro, rito e festa tra passato e presente. Studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea, Messina University Press (c.d.s)
Interventi del Panel CLASTEA VII, in Coimbra University Press (c.d.s)
Interventi Congresso Internacional Antígona: liberdade e sofrimento, Forma breve (c.d.s.)
TERZA MISSIONE
CONFERENZE
5 maggio 2024
A. Sterrantino, Ulisse. L’arte della fuga (conferenza-spettacolo con l’attrice G. Messina), Festival della Cultura Umanistica, V simposio: Da Ulisse a Kafka: la parola terra dell’uomo
Accademia Marsilio Ficino, 3-5 maggio, Figline Val d’Arno (FI)
18 giugno 2024
A. Sterrantino, La forza dirompente del genere tragico tra antichità classica e messinscena, contemporanea. Tradizione e Prassi per Associazione Anassilaos. Incontri su: La percezione del Tempo tra antico. Moderno e contemporaneià, Museo Archeologico di Reggio Calabria
9 agosto 2024
A. Sterrantino, Ulisse. L’arte della fuga (conferenza-spettacolo con l’attrice G. Messina), Museo archeologico di Reggio Calabria.
28 agosto 2024
A. Sterrantino, Mito in tragedia: Edipo e la sua stirpe, Tiere Teatro Festival, Corte di Osoppo (Udine)
5 marzo 2025
A. Sterrantino, V. Quadarella, G. Messina, C. Messina, A tragédia antiga na encenação contemporânea: de Sete contra Tebas a Sete
Sessão mesa-redonda (Projeto Complementar Reescrita do Mito) e aula aberta (“Teatro Grego” do I ciclo em Estudos Clássicos), Iniversità di Coimbra
Diffusione del teatro antico attraverso l’allestimento di spettacoli portati nelle Università in contesti di Festival e Convegni
SETTE (studio a partire da Sette contro Tebe di Eschilo): Italia (Reggio Calabria, Udine, Palermo), Portogallo, Brasile
ULISSE. L’ARTE DELLA FUGA: Figline Val d’Arno, Reggio Calabria, Malaga
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NOTE
1 A. PICKARD-CAMBRIDGE, The dramatical festivals of Athens, Oxford 1968 (II ed.), pp. 58-59.
2 «I cittadini non erano semplicemente spettatori, ma partecipavano attivamente all’allestimento della festa: non si deve dimenticare, infatti, che solo per le Grandi Dionisie servivano 1000 cantanti negli agoni ditirambici, 120 nelle commedie e 60 nelle tragedie (sempre ammettendo che i coreuti fossero gli stessi per l’intera tetralogia)», B. ZIMMERMANN, Passato e presente nei generi letterari ‘dionisiaci’ del V sec. a.C., Trieste, EUT Edizioni Università di Trieste 2015, nota 19, p.51.
3 G. MASTROMARCO, P. TOTARO, Storia del teatro greco, Milano 2008, p. 2.