Domenica 24 novembre 2013
PROTESTO
liberamente tratto da Il non-luogo Rivoluzionario di Vincenzo Quadarella
Regia e drammaturgia: Auretta Sterrantino
Con Claudia Marini e Lelio Naccari
Musiche dal vivo: Filippo La Marca
QA-QuasiAnonimaProduzioni
Io. Io-volitivo e Io-claudicante. Io e l’altro. Noi. Noi e Voi. Tutti. Attraversati da un “dissidio fondamentale che ci travaglia”: andare o restare? Credere ancora che un mondo migliore sia possibile, tentare di ripartire da zero insieme agli altri o arrendersi e rinchiudersi nell’intimità di una “tana”, per vivere la vita “come un vizio solitario”?
Una finestra spalancata su una crisi che è intima e interiore, ma che si delinea, al contempo, come la dicotomia che caratterizza buona parte dei rapporti; un tentativo di analisi del mondo che ci circonda e dei diversi modi di reagire al disagio che la decadenza dei costumi e dei valori comportano in ciascuno di noi. Una battaglia che si traduce nello sforzo disperato e doloroso di vincere quella forza che ci spinge alla resa, alla fuga, alla rassegnazione, “come se non avessimo altre possibilità, altri modi di vivere e di pensare”.
Domenica 1 dicembre 2013
LA LUNGA NOTTE DEL DOTT. PENNAC
dall’opera comica di Daniel Pennac
di e con Angelo Campolo
Musiche dal vivo eseguite da Giuseppe Mangano e Alida De Marco
DAF-Teatro dell’Esatta Fantasia
Chi è quell’uomo? E perché dice di non sentirsi tanto bene? Inizia così il calvario di Gerardo Gàlvan, giovane promessa della sanità siciliana. E inizia così “La lunga notte del dottor Pennac, parafrasando sin dal titolo il romanzo “La lunga notte del dottor Galvan”, il punto di riferimento narrativo più significativo da cui parte l’adattamento di Angelo Campolo. Un attore e due musicisti per un irresistibile viaggio tra i reparti di un ospedale molto particolare in una performance, tutta da ridere, sui vizi e le paure della medicina moderna.
E la “lunga notte” si fa ancora più lunga, con una sorpresa speciale per il pubblico di Atto Unico, sempre a cura della compagnia Daf – Teatro dell’Esatta Fantasia. Ad aprire la serata sarà “Dreamland”, un monologo tratto da “La grande occasione” di Alan Bennet, ideato e diretto da Valentina Bartolo, interpretato da Silvia Grande.
Domenica 15 dicembre 2013
SPUNTI DI VISTA
ispirato agli scritti di Gandhi, Brecht, Pasolini, Guareschi e Gramsci
di e con Luca Fiorino
Musiche dal vivo eseguite dal Maestro Nicola Oteri
Elementi scenografici: Giulia Drogo
C’è un filo rosso che unisce alcune riflessioni sul genere umano, c’è un filo rosso che unisce la volontà di alcuni di parlare con forza eversiva per svegliare le coscienze, senza mezzi termini, senza prenderla alla larga, senza ipocrisia, ma con il desiderio di destare in noi un legittimo sospetto su quello che siamo e su quella che è l’espressione sociale del nostro essere, alle volte così confusa da rasentare un bizzarro ed amaramente comico disorientamento, col desiderio di farci delle domande a cuore aperto, con sincerità, con coraggio e con estrema ironia.
Spunti di vista vive delle parole di Gaber, Gandhi, Brecht, Pasolini, Guareschi, Gramsci, Keats che con i loro audaci punti di vista, improvvisi e sferzanti, ci forniscono ancora oggi degli appassionanti spunti di riflessione che ci parlano inevitabilmente di noi, in ogni istante come non mai.
Domenica 29 dicembre 2013
RITRATTI
(anche le iene sono fotogeniche)
di e con Donatella Venuti
Musiche originali dal vivo: Arcadio Lombardo
Teatro di Mormann 2
In un’era di femminicidio, o meglio in un’era in cui la violenza sulla donna – giustificata da un atavismo reietto e retrivo – inizia ad essere, finalmente, denunciata, “Ritratti” si diverte a ribaltare i piani per evidenziare ancora di più un contrasto per cui la donna resta la prima vittima in assoluto.
Lo spettacolo si articola in tre monologhi noir: “Clitennestra o del crimine” (tratto da “Fuochi” di Marguerite Yourcenar), “Una perfetta impiegata” e “Cioccolata” di Donatella Venuti.
Tre ritratti, tre donne distanti nello spazio e nel tempo ma agitate dalla stessa furente passione: il crimine come momento liberatorio e catartico, sfogo consequenziale e risolutore contro una società conservatrice che relega la donna a un ruolo svilente e riduttivo.
Domenica 12 gennaio 2014
EROSTRATO
di J.P. Sartre
diretto e interpretato da Alessio Bonaffini
QA-QuasiAnonimaProduzioni
Erostrato è un caso clinico, una specie di Roquentin impazzito per eccesso di lucidità. Questo personaggio dostoevskiano, voyeur, masochista e paranoico, esprime forse più a fondo di ogni altro la profonda repulsione di Sartre per ogni forma di malafede, cioè il modo in cui gli uomini recitano la commedia sociale quando entrano “nell’esercito delle loro funzioni”. Erostrato coinvolge nel suo rifiuto la dimensione stessa della socialità e dei rapporti umani, fino alle estreme conseguenze del nichilismo distruttivo e autodistruttivo.
Domenica 26 gennaio 2014
PINTER E A CAPO
Regia e drammaturgia: Massimo Tuccitto
Con Elena Polic Greco, Luca Di Mauro e Massimo Tuccitto
Musica ed effetti Umberto Ferro; Video Giancarlo Bello
Grafica Aronne Samà
QA-QuasiAnonimaProduzioni
Una pièce che parte da un ossessivo quesito: come andare oltre Pinter? Come superare difetti e pregi descritti dal drammaturgo che permeano la società contemporanea?
Un uomo si rinchiude in casa per cinque anni, dal 24 dicembre 2008, data della morte del drammaturgo, con la precisa intenzione di non uscire se prima non troverà la soluzione all’enigma che lo ha afflitto proprio da quella data: “Come superare Pinter”. Nel pieno suo delirio, una sera come le altre, lo vengono a trovare i personaggi dei drammi e delle commedie pinteriane, che non curandosi inizialmente di lui, incalzano nel raccontare le loro storie in un crescendo di emozioni e reazioni che condurranno Lucas Poggi, il protagonista della storia, al culmine della sua follia, alla realizzazione del suo cruccio con un finale sorprendente.
Domenica 16 febbraio 2014
IL MONDO OFFESO
con Salvatore Arena
Regia e drammaturgia: Maria Maglietta
Musiche originali: Luigi Polimeni
Immagini e proiezioni grafiche Mirto Baliani
Ideazione e coordinamento: Massimo Barilla
Scenografie: Nicoletta Chiocca e Riccardo Sivelli
Mana Chuma Teatro
Liberamente tratto da “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini, definito dal critico John Francis Lane “uno degli spettacoli più belli che senz’altro sia stato prodotto in Calabria in questi ultimi tempi”, “Il mondo offeso” declina il tema del viaggio in modo del tutto inatteso. Un attore, una sedia e un paesaggio di suggestioni restituito da video proiezioni. Ogni domanda, ogni risposta, ogni confronto si delinea come una ricerca del sé e una conseguente presa di coscienza dello stato in cui versa la realtà circostante, rivelando i tasselli di un più profondo “viaggio dell’anima”.
Domenica 2 marzo 2014
D.U.E.
di Giovanni Maria Currò, da un’idea di Giovanni Maria Currò e Mauro Failla
regia Roberto Bonaventura
con Giovanni Maria Currò e Mauro Failla
disegno luci e collaborazione alla regia Stefano Barbagallo
scene e costumi Francesca Cannavò
assistente alla regia Vittoria Micalizzi
realizzazione scene Franco Currò
Clan degli Attori in collaborazione con Il Castello di Sancio Panza
In un non precisato tempo di una non precisata povertà, due uomini trovano un tetto sotto cui vivere.
Questo tetto diventa il loro rifugio, la loro forza ma anche la loro immensa debolezza.
“Uno” vuole partire, vuole andare, vuole tentare, non vuole restare chiuso in quel luogo che potrebbe incatenarlo per la vita, al nulla. Ha un sogno: cantare la lirica, essere un tenore. Ma non riesce a far niente senza “Due”. “Due” invece vuole restare, si sente al sicuro in quel rifugio e lo difende da ogni tentativo di intrusione esterna. E come un novello Dott. Frankenstein è ossessionato dall’idea di riportare in vita una “cosa morta”: le lampadine fulminate. Ne conserva centinaia dentro una vecchia cassapanca che è il suo forziere, il suo tesoro, la sua unica possibilità per salvare il mondo.
I “Due” si amano e si proteggono, giocano e si scontrano, ridono e piangono. Il loro è un cuore unico che batte ma che, inevitabilmente, viene lacerato quotidianamente da un tempo che sembra non passare mai: le lancette dell’orologio infatti, sono ferme, immobili e congelate. A mezzanotte e tre quarti.
Roberto Bonaventura
Domenica 16 marzo 2014
ANDROMACA
di Clelia Lombardo
Regia di Giannella D’Izzia
con Carmelinda Gentile
QA-QuasiAnonimaProduzioni
Lo spettacolo, prodotto da QuasiAnonimaProduzioni, è un monologo intenso e disperato, ma forte e lucido al tempo stesso, che ricostruisce gli episodi più drammatici del destino di una donna che porta iscritti già nel nome archetipi millenari. Episodi che la spingono a trovare la forza per ristabilire i suoi contorni, la sua definizione, per riposizionarsi al di fuori dell’angusto spazio che le convenzioni sociali vorrebbero riservarle.
Domenica 30 marzo 2014
MATRIOSKA
Regia e drammaturgia: Auretta Sterrantino
Musiche originali: Filippo La Marca
Opere pittoriche: Nino Bruneo
Realizzazione scene e costumi Valeria Mendolia
con Alessio Bonaffini, Loredana Bruno, Oreste De Pasquale, Giada Vadalà
QA-QuasiAnonimaProduzioni
Ti sei mai guardato allo specchio e ti sei chiesto chi sei?
Quattro personaggi: due uomini e due donne. Quattro verità, una sola storia.
Una spirale vorticosa che racchiude una realtà inattesa. Un percorso frastagliato dai contorni sfumati.
Una ricerca spossante, un confronto spietato che si consuma lentamente.
Liberamente ispirato a “Follia” di Patrick McGrath, con suggestioni derivanti dai racconti di Guy de Maupassant, da “Non ti addormentare” di S. J. Watson, da testi e poesie di Hugo, Becket, Baudelaire e Merini.