LIVIO BISIGNANO

Lavora in teatro dal 2002. Dopo i primi spettacoli di laboratorio liceale (“Troades” di Euripide e Seneca, “Orestea” di Eschilo, e “Risveglio di primavera”, tutti per la regia di Donatella Venuti), nel 2006, si diploma al Corso propedeutico dell’Accademia Silvio D’Amico (corso annuale), fondata da Silvio D’Amico, diretto da Salvatore Cardone e studia Recitazione con Salvatore Cardone, Voce con Giorgio Spaziani, Drammaturgia con Marialuisa Bigai e Corpo con Ian Sutton.
Nello stesso anno recita ne “Il crollo della casa Usher” di Edgar Allan Poe, spettacolo di teatrodanza di Ian Sutton, nel 2007 ne “Lo Stato d’Assedio” di A. Camus, regia Giampiero Cicciò, produzione Taoarte, nel 2008 in “Lisistrata” di Aristofane, regia di Melissa Regolanti, Compagnia Dionisia e in “Lo chiamavano Giufà” di Angelo Campolo, regia di Mario Gelardi, produzione Daf. Nel 2009 recita in “Notti Bianche – Dreamers” di Dostoevskij, adattamento e regia di Donatella Venuti, produzione Teatro di Morman2; dal 2009 al 2011 in “Edipo re” di Sofocle, regia Antonio Calenda, con Franco Branciaroli, produzione Teatro degli Incamminati e Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia; dal 2010 al 2011 in “Trafficu ppi nenti”, adattamento di Angelo Campo da “Molto rumore per nulla” di Shakespeare, regia di Angelo Campolo e Annibale Pavone, produzione Daf. Nel 2012 recita ne “L’ufficio”, di Torre e Ciarrapico, regia di Ninni Bruschetta, produzione Teatro di Messina. Nel 2013 segue a Genova un laboratorio con Valerio Binasco. Un anno dopo, nel 2014, recita in “Argentina ’78”, di Claudio Fava, regia di Ninni Bruschetta, produzione Nutrimenti Terrestri. Ha preso parte anche a recital e letture: nel 2008 “Shakespeare e altri sapori” di Angelo Campolo, con Federica De Cola, produzione Daf, nel 2010 “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani, con Annibale Pavone, per la Notte bianca della prevenzione Lilt, produzione Daf; e ancora in “La Battaglia di Quaresima e Carnevale” di autori vari, per il Museo di cultura e musica popolare dei Peloritani, nel 2011 in “Sogno d’amore ubriaco in una notte d’estate” di Angelo Campolo, con Annibale Pavone e Federica De Cola, per TaoArte, produzione Bios e ancora in “Attorno alla Giara” di Pirandello, per la Notte Europea dei Musei, produzione Daf, e in Peppe Nnappa in scena di autori vari, per il Museo di cultura e musica popolare dei Peloritani. Ha lavorato anche nel cinema e nella televisione, nel 2012 in “L’uomo che sfidò Auschwitz”, docufiction della trasmissione Voyager, regia di Silvia Baldassar, produzione Rai e nel 2013 in “Seconda primavera”, film di Francesco Calogero, nel ruolo di Giacomo, produzione Polittico.
Inizia a collaborare con QA-QuasiAnonimaProduzioni nel dicembre del 2014,  in “Erebo. Il lungo Addio”, regia e drammaturgia di A. Sterrantino, spettacolo che ha poi debuttato a Roma al Festival dell’Arena, nel Parco Archeologico dell’Appia Antica nell’agosto del 2015. Nello stesso anno è stato parte del Coro di “@ntigone non abita più qui” per la regia di Di Mauro, una produzione del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. A marzo del 2015 è stato Claude in “Adolphe. The importance of being…” per la regia di Auretta Sterrantino (QA produzioni). Nel dicembre 2015 è Jeremy in “InSomnium. E si sciolgon le ore”, scritto e diretto da Auretta Sterrantino, liberamente ispirato a “La casa del sonno” di J. Coe e prodotto da QA-QuasiAnonimaProduzioni. In aprile 2016 è il Maestro Esse in “Nudità. Chiaroscuro permanente”, nato da uno studio sul pittore Kandinskij e il musicista Schönberg, e in giugno dello stesso anno è Abele in “Caino. Homo Necans”, primo capitolo di una “Trilogia dei Traditori o Portatori di colpa” che debutta nel cartellone del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, alla Sala Laudamo, tutti scritti e diretti da Auretta Sterrantino e prodotti da QA-QuasiAnonimaProduzioni.