TRE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
#MMB – DAL TESTO ALLA SCENA: INTERVISTA A VINCENZO QUADARELLA, AUTORE DELLE MUSICHE ORIGINALI E DEL PROGETTO AUDIO DI MINIMA MENTE BLU
a cura di Francisca M.
Come nasce il progetto musicale per Minima Mente Blu?
Il progetto musicale per Minima Mente Blu nasce come lo spettacolo: casualmente. Io, Giulia Messina e Auretta Sterrantino, dovevamo riprendere la Trilogia dell’Arte e non sapevamo se ripartire da Nudità. Chiaroscuro permanente. Così ci siamo ritrovati in un ristorante, abbiamo stabilito una serie di parametri e alla fine abbiamo immaginato uno spettacolo che fosse il secondo studio di quel primo capitolo della Trilogia. Io sono stato suggestionato dalla mattonella blu di un cartone animato, Love, Death and Robots, e da quello sono partito, da questa mattonella blu. Poi, casualmente io e Auretta ne trovammo una simile in un negozio, e così il blu, già presente in Nudità e già scelto come parte del titolo del nuovo spettacolo, si è confermato come elemento particolarmente significante in questa storia. Per la realizzazione del progetto sono partito da tutte queste coincidenze e ho cominciato a scrivere prima che Auretta montasse il testo. Ho provato a rivedere lo spettacolo precedente ma ovviamente, essendo molto datato, l’ho lasciato stare: di quello è rimasta solo una musica.
Quali strumenti ha utilizzato per creare le musiche?
Io non utilizzo strumenti in realtà, io utilizzo software con qualche intervento di pianoforte. Metto tutto elettronico per una questione di comodità e di maneggevolezza: prendo dei suoni, li modifico e poi li inserisco in delle strutture musicali.
L’anno scorso per In Tacito Quadrante la sua sfida è stata l’uso del pianoforte. Quest’anno invece?
Quest’anno non c’è stata una sfida perché in realtà sono rimasto un po’ fermo là, o meglio al pianoforte. Questo potrebbe sembrare un difetto ma in realtà non lo è stato, perchè mi ha consentito di avere un punto di partenza tutto mio per montare altre cose.
Spero di non essermi ripetuto ma non credo perchè poi sono andato su altre strade. Mentre In Tacito Quadrante lo vedevo come un pianoforte suonato, per questo spettacolo mi sono concentrato molto sulla sonorità elettronica pur mantenendo quell’armonia e quelle tracce di melodia, questa volta usata in modo un pò più spinto rispetto alle altre volte.
In generale, che rapporto esiste tra le musiche e gli spettacoli? E con questo in particolare?
Io in realtà non scrivo mai per il testo, io il testo lo leggo una, forse due volte, e cerco dei punti che mi rimangano. Ѐ importante parlare con Auretta, con Giulia, di quello che dobbiamo andare a fare, tant’è vero che per questo spettacolo avevo cominciato a scrivere, a suonare prima. Poi di solito per gli spettacoli faccio musiche random, quello che viene dalla lettura o dai pensieri riguardo allo spettacolo, ecco perché comunque hanno tutti un amalgama. Non fisso mai un punto in cui mettere la musica, non scelgo la posizione del brano: parto dal presupposto che Auretta vuole musica sempre, quindi produco il più che posso, tant’è vero che ci sono pezzi che lei non ha usato. La scelta dei brani e di dove posizionarli è un’abilità di Auretta, che utilizza quello che ha adattandolo al testo, ai movimenti e alla scrittura scenica, per creare una drammaturgia coerente. Io poi faccio dei piccoli cambiamenti ma quasi mai interveniamo sulla struttura musicale.
Devo dire che questo spettacolo mi ha stupito forse più delle altre volte: è come se testo, musica e scrittura scenica fossero nati contemporaneamente, come se fosse stato scritto tutto contemporaneamente. In realtà questo processo non c’è stato, l’unica chiave che unisce tutte queste cose è la regia.
MINIMA MENTE BLU
Accordi sintetici per una nudità d’essenza
II studio su V. Kandinskij e A. Schönberg
I capitolo della Trilogia sull’Arte
con Giulia Messina
regia e drammaturgia Auretta Sterrantino
musiche e progetto audio Vincenzo Quadarella
disegno luci Stefano Barbagallo
assistente alla regia Elena Zeta
ufficio stampa e comunicazione Marta Cutugno
produzione QA-QuasiAnonimaProduzioni / Nutrimenti Terrestri
visto al CORTILE TEATRO FESTIVAL di Messina
Diretto da Roberto Zorn Bonaventura
Castello di Sancho
Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena