Domenica 9 novembre 2014

ASINI TUTTI

da un’idea di Vincenzo Quadarella

Con Filippo La Marca (pianoforte e tastiere), Daniele Testa (viola e violino), Vincenzo Quadarella (cantante e voce narrante)
Loredana Bruno, Oreste De Pasquale, (voci recitanti)
Direzione della messinscena e coordinamento artistico: Auretta Sterrantino
QA-QuasiAnonimaProduzioni

“Asini Tutti” si inserisce nel solco del teatro-canzone di cui Gaber è stato Maestro e, nelle parole del suo ideatore Vincenzo Quadarella, si configura come un “gioco tra musica e parole”, che indaga avvenimenti e riflessioni di quei pensatori del XX secolo che “avevano ben chiaro quel che stava succedendo e hanno cercato di comunicarcelo in tutti i modi, dalla Arendt, a Terzani, alla Fallaci, da Pippo Fava a Giorgio Gaber, per farci riflettere guardando alla storia, sull’importanza della nostra partecipazione alla vita associata”.  Un invito a non dimenticare il passato e ad agire sul presente, ragionando su figure del ‘900, spesso ritenute marginali, che con la loro cocciutaggine sono riuscite a segnare una svolta nel corso della storia, lasciando un segno indelebile. Una passeggiata ideale nel solco di un secolo, tra racconto, testimonianze e brani dei più grandi cantautori italiani insieme a pezzi originali.

Domenica 23 novembre 2014

RATPUS

da un racconto di Massimo Maugeri
Riduzione e adattamento teatrale: Manuel Giliberti
con Carmelinda Gentile
Musiche: Antonio Di Pofi
Costumi: Lidia Agricola
Regia: Manuel Giliberti

tratto da un racconto della raccolta “Viaggio all’alba del millennio” (Perdisa Pop, 2011, vincitore del Premio Internazionale Sebastiano Addamo) del catanese Massimo Maugeri, RATPUS è una moderna tragedia dell’ignoranza, della povertà, del pregiudizio e della violenza. È però una tragedia grottesca, che fa sorridere, a tratti ridere, amaramente.
Lo spettacolo offre uno sguardo su un mondo femminile che non sa come difendersi dal suo stesso essere tale e che ne resta, non volente, vittima incolpevole. In tempi di femminicidio, questa è una storia in cui non si uccide alcuna donna, non in senso materiale almeno. Ma ugualmente un essere umano di sesso femminile viene distrutto, cancellato, annullato.

Domenica 7 dicembre 2014

EREBO

il lungo addio

Regia e drammaturgia: Auretta Sterrantino
Musiche dal vivo: Filippo La Marca, Daniele Testa
con Livio Bisignano, Alessio Bonaffini, Loredana Bruno, Oreste De Pasquale, Giada Vadalà
Coreografie danzate: Sarah Lanza
Canto: Adriana Bonaccorso
QA-QuasiAnonimaProduzioni

“Erebo. Il lungo addio”, un nuovo esperimento di tragedia plasmata su un modello classico, che usa le arti performative per esprimere l’inesauribile ansia di ricerca che è insita all’uomo e che è profondamente fissata nel mito classico.
Il testo, originale rielaborazione firmata da Auretta Sterrantino di autori classici e moderni (tra gli altri, Omero, Sofocle, Seneca da una parte, Tomasi di Lampedusa, Pavese, Kafka dall’altra), racconta un viaggio metaforico alla ricerca di ciò che l’Uomo ha perduto, un viaggio fatto di tappe progressive che conducono da un addio all’altro, fino a giungere all’epilogo finale.  Il punto di partenza è un’immaginifica discesa di Penelope negli oscuri recessi della terra, nel regno di Persefone, ove dimorano le Anime Morte. Esse costituiscono il fulcro dell’azione, consentendo, nel loro continuo mutare da un destino all’altro, di attraversare miti molto diversi ma intimamente legati.

Domenica 21 dicembre 2014

FABIO CINTI IN CONCERTO

Tutto t’orna

con pianoforte, quartetto d’archi e chitarra
MESCAL

Cantautore di nuova generazione, Fabio Cinti ha collaborato con Morgan e Paolo Benvegnù e per lui hanno scritto Franco Battiato e Pasquale Panella.
“Tutto t’orna” è “uno spettacolo musicale che riflette sulla bellezza in modo profondo, con una selezione musicale che esalta fortemente il potere della parola e del testo. Un concerto, sì, ma “di parola”. Si tratta di una rilettura cameristica di brani scelti dai suoi tre album, arrangiati per pianoforte, quartetto d’archi e chitarra. Un lavoro allo stesso tempo delicato e d’impatto, caratterizzato dalla forza evocativa dei testi e reso più denso dall’interpretazione e la rielaborazione di alcune tra le più belle canzoni e arie di questo secolo.

Domenica 25 gennaio 2015

SIRA

Drammaturgia: Tino Caspanello
Regia: Cinzia Muscolino
con Tino Caspanello e Tino Calabrò
Teatro Del Pubblico Incanto

Lo spettacolo porta sulla scena un appuntamento al buio, un appuntamento comandato e, tuttavia, apparentemente casuale. C’è un ordine da eseguire, una commissione, che si rivelerà essere una specie di iniziazione alla quale non ci si può sottrarre, perché nella logica delle cose, di certe cose, gli ordini vanno eseguiti, soprattutto quando arrivano dall’alto, da un “alto” che, incurante di etiche, affetti, legalità, costruisce il mondo secondo la logica spietata della sopraffazione. Due uomini, uno molto giovane, l’altro adulto, due generazioni a confronto, al buio, che si guardano come due lottatori su un ring. Vittima e carnefice allo stesso momento. La vita dell’uno dipende dalla scelta dell’altro, una scelta interiore che potrebbe rafforzare, oppure rompere definitivamente, attraverso la disubbidienza, quel tragico filo che ci lega a una cronaca quotidianamente violenta.

Domenica 1 febbraio 2015

CONTROLUCE

i suoni dell’ombra

Concerto – spettacolo, regia di Sasà Neri
con La Casa delle Candele di Carta:
Filippo La Marca (pianoforte), Umberto Ferro (Chitarra), Daniele Testa (viola e violino), Vincenzo Quadarella (cantante)
e con gli ESOSCHELETRI
QA-QuasiAnonimaProduzioni/Luna Obliqua/ESOSTHEATRE

Spettacolo di presentazione del concept album della band La Casa delle Candele di Carta, attraverso la fusione di canzone, musica dal vivo e performance teatrale secondo il format degli ESOSCHELETRI. Sulla scena un cast di oltre 20 persone tra performer e musicisti. Un dialogo tra luci e ombre tutto imperniato sul mito e sul suo ribaltamento.

Domenica 15 febbraio 2015

IL DUBBIO. QUI. INTORNO.

da Samuel Beckett

Regia: Roberto Bonaventura
Musiche originali: Fabio Cinti
con Donatella Bartoli e Alessio Bonaffini
Il Castello Di Sancio Panza

“Lo spettacolo nasce dall’ incontro tra le idee e le emozioni mie e degli attori con le parole di Beckett. Abbiamo cominciato leggendo la biografia del grande drammaturgo, individuando i collegamenti biografici nelle opere da lui scritte, per poi scegliere di lavorare su quattro dramaticules (atti brevi di Beckett) e, soprattutto, sulle suggestioni adatte a costituire un filo narrativo unico”, spiega Roberto Bonaventura, regista messinese che, oltre ad aver collaborato con Ninni Bruschetta, Massimo Romeo Piparo, Walter Manfrè, Vetrano-Randisi, Giovanni Boncoddo, Francesco Calogero e la compagnia Scimone Sframeli, ha prodotto il pluripremiato “Due passi sono” di Carullo-Minasi (Premio Scenario, Premio InBox, Premio Teresa Pomodoro).

Domenica 1 marzo 2015

VOLEVO ESSERE BRAVA!

Liberamente tratto da Il Corpo Giusto di Eve Ensler

Regia: Paride Acacia
Movimenti coreografici: Sarah Lanza
con Gabriella Cacia, Laura Giannone, Elvira Ghirlanda, Rita Lauro, Anna Musicò, Francesca Gambino, Giovanna Verdelli
EFREMROCK

Lo spettacolo si basa su un testo irriverente e anarchico ‘vomitato’ in scena in maniera asciutta, dietetica, light. Un viaggio alchemico, una discesa all’inferno delle spa e delle palestre più alla moda, sotto regimi alimentari tirannici e assurdi. Corpi costantemente stringati e in ‘forma’, pronti per la vetrina della società liofilizzata. In ogni donna prevale il desiderio di avere un corpo ‘giusto’; desiderio che nasce, esiste e mai muore al di là di qualunque differenza etnica, età anagrafica e classe sociale, perché tenuto costantemente in vita da un martellamento mediatico capitalistico globalizzato che suggerisce/impone un corpo senza rughe, senza cellulite, senza pancia, con seni vigorosi, labbra carnose, fianchi invisibili. Bisogna essere perfetti. Anzi giusti! e una siringa di botulino che tira la faccia rende l’anima e lo spirito migliori.

Domenica 15 marzo 2015

LA CITTÀ INVISIBILE

Omaggio a Italo Calvino

Regia e drammaturgia: Angelo Campolo
Con Angelo Campolo e Luca Fiorino
DAF-Teatro Dell’Esatta Fantasia

«Pensando a Calvino mi viene subito in mente una certa voglia di spiegare il mondo da una prospettiva non scontata. Mi viene in mente un’immagine di leggerezza e ironia, due strumenti assai utili per affrontare la vita con i suoi alti e bassi. Con Luca Fiorino condivido un percorso comune da dieci anni ormai. Abbiamo frequentato insieme la scuola del Piccolo di Milano e da allora i nostri percorsi si sono spesso incrociati. Calvino, la leggerezza, l’ironia… Luca non poteva mancare! Innegabile, infine, che orienteremo il lavoro a partire dalle suggestioni che arrivano dagli umori e dalle energie della nostra città, Messina». Angelo Campolo

Domenica 22 marzo 2015

ADOLPHE

The importance of being

Liberamente tratto da Le Prénom di M. Delaporte e A. de la Patellière

Regia e drammaturgia: Auretta Sterrantino
Musiche originali: Filippo La Marca
con Alessio Bonaffini, Loredana Bruno, Oreste De Pasquale, Giada Vadalà
QA-QuasiAnonimaProduzioni

“Adolphe” porta in scena l’incontro tra quattro amici. I sorrisi e le iniziali affettuosità sono messi a dura prova dall’episodio centrale, motore dello sviluppo drammaturgico: il nome del figlio di Vincent e Anna, che proprio durante la cena dichiara di essere in dolce attesa. Un nome, Adolphe, non gradito e la cui scelta scatena una serie di frizioni e fraintendimenti che finiranno con il tirar fuori il peggio da ciascuno dei commensali, mettendo a nudo, attraverso uno sviluppo dinamico, la cruda natura del loro rapporto, fatto di gelosie, invidie e rancori.
Un affresco che mostra la categoria degli intellettuali intrappolata in schemi e pregiudizi che non lasciano spazio ad alcuna elasticità di pensiero né permettono di essere veramente liberi all’interno di un meccanismo che impone sempre una maschera.