IV EDIZIONE – 2016/17

Provo una profonda emozione e, perché no, anche orgoglio, nel presentare la IV edizione della nostra rassegna, in scena a partire dal 4 dicembre 2016 al 9 Aprile 2017. Quest’anno la tematica che attraversa l’intero cartellone tocca me e tutti noi particolarmente da vicino, in quanto l’intera rassegna è strutturata secondo un percorso che intende rendere omaggio ai grandi Maestri. Figure importanti, alle quali fare riferimento e con le quali confrontarsi per una crescita proficua e consapevole, tanto in Teatro quanto in ciascun ambito della nostra esistenza. L’idea è nata da un evento traumatico, una perdita, la perdita di un amico che è stato prima di tutto mentore e maestro, un uomo dalle grandi doti di cui non vogliamo disperdere il lascito.
In tal senso nasce questo “omaggio ai Maestri”, un modo per sposare il senso e la continuità di un’azione che consacri l’istanza più profonda del vivere; un mezzo per mantenere vivo e alimentare il fuoco di quella cultura che deve esprimersi anche attraverso il teatro e restituire a noi tutti la responsabilità civile e sociale del fare e fare bene. Concentrati sull’oggi, consapevoli di ieri e rispettosi del domani. I Maestri ai quali simbolicamente abbiamo deciso di rendere omaggio hanno avuto per lo più avuto un ruolo nella formazione di molti artisti messinesi: Orazio Corsaro, musicista eclettico e prolifico, che ha operato tanto anche nella nostra città; Donato Castellaneta, attore e regista a lungo impegnato a Messina come insegnante nel corso di avviamento alla recitazione del Teatro Vittorio Emanuele; Fernando Balestra scomparso quest’anno, ex sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, giornalista e autore RAI e drammaturgo. L’omaggio a Mejerchol’d, fondatore della biomeccanica – che aggiunge il corpo dell’attore a un percorso altrimenti incentrato su musica e parola – è affrontato in uno spettacolo scritto e diretto da uno dei più illustri allievi della bottega di Gassman, bottega che ha formato alcuni dei nostri più affermati talenti come Annibale Pavone e Giampiero Cicciò. A farsi carico di una tale responsabilità artisti di grande sensibilità come Roberto Bonaventura, che torna dopo aver diretto per la nostra rassegna un lavoro su Beckett; il Maestro Antonio Calenda, teatrante di grande esperienza, noto ben oltre i confini nazionali, che ci omaggia della sua presenza dopo una lunga assenza dal panorama messinese; Maurizio Marchetti, per la prima volta nostro ospite e reduce da importanti esperienze cinematografiche, anche a fianco di Pif; Sergio Basile che l’anno scorso ha calcato il palco di Atto Unico nei panni di Leopold Bloom, diretto da Claudio Collovà. Ospite in rassegna uno spettacolo realizzato da giovanissimi diplomati dell’Accademia del Dramma Antico, uno spettacolo di Maurizio Donadoni realizzato con gli allora allievi e portato in tournée in tutta Italia. Lo ospitiamo per dare il segno di ciò che è possibile se ancora lo si vuole. Maestri che parlano attraverso grandi artisti, per non dimenticare, per continuare a costruire il nostro presente senza rifiutare, rinnegare o distruggere ciò che è stato e che fa parte di noi.

Il Direttore Artistico
Auretta Sterrantino