CHI SIAMO

«Cosa farne del teatro? La mia risposta, se debbo tradurla in parole, è: un’isola galleggiante, un’isola di libertà.
Derisoria, perché è un granello di sabbia nel vortice della storia e non cambia il mondo. Sacra, perché cambia noi»
Eugenio Barba

LA POETICA
QA-QuasiAnonimaProduzioni nasce a Messina nel 2013 con l’intento di portare in scena volti e testi nuovi, alla ricerca di una contaminazione tra autori antichi e moderni per una nuova ricerca drammaturgica. QA segue un percorso di ricerca che si concentra sulla parola, sul verso, sulla musica e sul movimento come un insieme coerente e inscindibile: un mezzo per indagare gli spazi più profondi dell’anima e della psiche. Abbiamo eletto l’uomo, le sue relazioni, i suoi dissidi al centro della nostra ricerca, nel tentativo di costruire uno specchio attraverso cui vedere il meglio e il peggio di noi stessi. Vogliamo indagare fatti, sentimenti, reazioni attraverso l’azione, non attraverso la narrazione. Vogliamo rappresentare il caos attraverso un equilibrio della forma che amplifichi il dolore, le paure, i dubbi e le estreme conseguenze a cui ci spingono.
Lavoriamo molto con il corpo, la voce, i suoni, la musica, il movimento, il respiro, lo sguardo e le parole, fino a quando tutti gli elementi diventano un solo atto, un solo sentimento, un solo essere: agire come mezzo estremo di espressione dell’essere. La ricerca, il pensiero, lo scavo da un lato, la denuncia e la protesta, dall’altro, sono le forze che muovono la compagnia. I testi sono tutti originali, così come le musiche.

SPETTACOLI E PRODUZIONI
Negli anni abbiamo prodotto oltre 20 spettacoli, portando avanti anche il progetto musicale della Casa delle Candele di Carta e produzioni realizzate per la nostra rassegna da figure di spicco come Antonio Calenda e Maurizio Marchetti.
I nostri spettacoli stati ospiti in diversi contesti nazionali, ad esempio Teatro Vascello (Roma), Teatro del Cerchio (Parma), Elicantropo (Napoli),  Teatro Tina di Lorenzo (Noto), Festival dell’Arena (Roma), Festival Dionisiache – Teatro Antico di Segesta, Festival Movimenta (Capo Peloro, Messina), Cortile Teatro Festival (Messina), Festival di Teatro Antico dell’Anfiteatro di Albano Laziale (Roma), Festival del Teatro dei due Mari (Tindari/Patti Marina, Messina).
Alcuni dei nostri spettacoli sono prodotti in collaborazione con NutrimentiTerrestri, compagnia finanziata dal Ministero.
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PROGETTI E COLLABORAZIONI
QA collabora con l’Università di Messina accogliendo gli studenti per stage curriculari e attività valide per il riconoscimento di crediti formativi.
Nel 2017 è partner dell’Università Cattolica di Milano, Drama Lab e Laboratorio Dionysos – Archivio Digitale del Teatro Antico, per l’organizzazione del Convegno “L’attore tragico. Parole e azioni in onore di Fernando Balestra”, affiancando altri partner d’eccellenza come l’Università di Trento, il Centro di Cultura e iniziativa teatrale “Mario Apollonio” dell’Ateneo di Largo Gemelli, l’Associazione Kerkìs – Teatro antico in scena e l’Associazione Amici dell’INDA.
Nel 2018 avvia una collaborazione con la Compagnia Sutta Scupa e Centri di Prima Accoglienza con l’avvio di un laboratorio dedicato ad “Arte e nuovi cittadini”. Nello stesso anno con Naufragio rappresenta la Fondazione INDA come ospite speciale all’anfiteatro romano di Albano Laziale.
Nel 2019 organizza a Messina l’unica tappa siciliana del World Theatre Day in collaborazione con l’Istituto Internazionale del Teatro e il Ministero della Giustizia.
Dal 2013 inoltre QA produce a Messina una rassegna di nuova drammaturgia totalmente autofinanziata, Atto unico. Scene di vita, Vite di Scena, che ha portato oltre 40 spettacoli sul palco, molti dei quali in anteprime nazionali, registrando importanti ospiti tra registi e attori italiani come Antonio Calenda, Maurizio Marchetti, Sergio Basile, Tino Caspanello, Manuel Giliberti, Claudio Collovà, Angelo Campolo, Luca Fiorino, Roberto Bonaventura, Carmelinda Gentile, Elena Polic Greco e Donatella Bartoli tra gli altri.

PROGETTI INTERNAZIONALI
Nel 2023 la compagnia si è dedicata a un progetto di carattere internazionale su un duplice fronte: la realizzazione di uno spettacolo (Sette) e l’organizzazione di un convegno internazionale di studi sul teatro (Varcare la soglia. Teatro, rito e festa tra passato e presente).
Lo spettacolo – Nasce in seno a un’ampia riflessione sulla tragedia antica e la messinscena contemporanea che Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella, con la complicità e il supporto di Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri, stanno portando avanti con l’Università di Messina, l’Università di Malaga, l’Università di Coimbra e l’Università di Valencia. Dopo una prima fase di residenza creativa svoltasi a settembre a Messina, Sette ha preso forma al Dipartimento di Filologia Classica della Facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Malaga, grazie al sostegno della prof.ssa Marta González González (Filologia greca). Durante la lunga residenza creativa a Malaga sono state redatte le traduzioni del testo in spagnolo (con la supervisione della prof. González) e in  inglese da mettere a disposizione del pubblico durante le successive prove aperte.
La prima prova aperta si è svolta in Portogallo, mercoledì 8 novembre, al Teatro Paulo Quintela della Facoltà di Lettere dell’Università di Coimbra in collaborazione con il Centro de Estudos Clássicos e Humanísticos, organizzatori i professori Fátima Ferreira, Martinho Soares, Sara Trojani. Da qui la compagnia si è spostata in Spagna, a Valencia, dove il 14 novembre è andata in scena per una seconda prova aperta alla Sala Palmireno, grazie al supporto della prof.ssa Carmen Morenilla, coordinatrice del corso di laurea in Filologia classica della Facoltà di Lettere e Traduzione dell’Università di Valencia. Ultima prova aperta ancora in Spagna il 16 novembre all’Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcelona, grazie al supporto del prof. Angelo Nicotra.
Il Convegno – Il Convegno Internazionale Varcare la soglia. Teatro, rito e festa tra passato e presente è dedicato agli studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea. Si tratta di tre giornate realizzate in sinergia dalle Università di Messina, Malaga e Coimbra grazie al lavoro delle professoresse Mariangela Monaca, Storia delle Religioni, Università di Messina (DICAM); Marta González González, Filologia Greca,  Università di Malaga; Carmen Soares, Filologia Greca, Università di Coimbra con il sostegno di QA-QuasiAnonimaProduzioni, Nutrimenti Terrestri, Teatro Vittorio Emanuele di Messina e il patrocinio della Fondazione Inda, della Società Italiana di Storia delle Religioni, dell’Associazione culturale Anassilaos di Reggio Calabria,  e dell’Officina di Studi Medievali di Palermo. Il convegno ha avuto carattere pluridisciplinare ed è destinato in primo luogo a studiosi di diversi settori, dalla filologia classica, alla storia delle religioni, agli studi legati alle arti performative. I lavori si sono svolti a Messina il 29 e 30 novembre (rispettivamente presso l’Aula Cannizzaro dell’Università di Messina, in Piazza Pugliatti, e presso la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele e all’Accademia Peloritana dei Pericolanti) e si è concluso a Siracusa venerdì 1 dicembre con una tavola rotonda finale dopo la visita alla Biblioteca, agli archivi, al Palazzo greco, alla mostra multimediale della Fondazione INDA e al Teatro Greco. COMITATO SCIENTIFICO: Mariangela MONACA, PA di Storia delle Religioni presso l’Università di Messina (DICAM); Marta GONZÁLEZ GONZÁLEZ, PAdi Filologia Greca presso l’Università di Malaga (Facultad de Filosofía y Letras); Carmen SOARES, Filologia Greca presso l’Università di Coimbra; Emanuele CASTELLI, RTD-B di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Messina (DICAM); Auretta STERRANTINO, Docente di Storia del teatro e Messinscena tragica (ADDA); Vincenzo QUADARELLA, dottorando di ricerca DiCAM- UniME/UniMa. COMITATO ORGANIZZATIVO: Prof.ssa Mariangela MONACA, DiCAM – UniME, Prof.ssa Marta GONZÁLEZ GONZÁLEZ, UniMa, Prof. Emanuele CASTELLI, DiCAM – UniME, dott. Vincenzo QUADARELLA, DiCAM- UniME/UniMa. Per visionare il programma completo: http://quasianonima.it/2023/11/19/un-progetto-di-ampio-respiro/

OSSERVATORIO CRITICO
Nel 2016 la compagnia ha avviato un progetto di educazione alla visione che ha visto coinvolti negli anni molti giovani e che dal 2020 a oggi segue, tra le altre attività, quelle del Cortile Teatro Festival, diretto da Roberto Bonaventura.
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MENZIONI E RICONOSCIMENTI
Michele Carvello e Marcello Manzella, interpreti di Quarantena. Chiostro-Interno-Notte-Cervantes/Caravaggio (2018, II capitolo della Trilogia dell’Arte) sono stati nominati al Premio Ubu come migliori attori Under35 dal critico Gigi Giacobbe:

Michelangelo Carvello (1995) e Marcello Manzella interpreti di Quarantena di Auretta Sterrantino (Carvello/Cervantes…, Manzella/Caravaggio, cercano di entrare in quelle geniali anime muovendosi come due duellanti in una navata della chiesa gotica di Santa Maria Alemanna di Messina, con il pubblico tutt’intorno, lungo uno scivolo ligneo che culmina con una pala dai tratti astratti tagliata nel mezzo come fosse una quinta) […]

Inoltre lo spettacolo è stato catalogato nella biblioteca digitale Q.Theatre – Theatrical Recreations of Don Quixote in Europe tra le più importanti riscritture del Don Chisciotte di Cervantes. Su Artifara, rivista scientifica che gode del patrocinio dell’Università di Torino, è stato pubblicato il saggio Per un Chisciotte contemporaneo: il modello di dramma-aión in Lunario e Quarantena di Vincenza Di Vita con i testi drammatici di Auretta Sterrantino e Rino Marino.
Ancora nominati da Gigi Giacobbe per tre categorie nelle votazioni del premio Ubu nel 2019 per Ulisse. L’arte della fuga – Navigando da Bach a Dallapiccola , realizzato in collaborazione del Centro Studi Luigi Dallapiccola:

Miglior attore o performer:
Sergio Basile (Ulisse. L’arte della fuga) – [Attore navigato dietro un microfono dal verbo chiaro e dall’infinita varietà di toni e suoni vocali] […]
Progetto sonoro o musiche originali:
Filippo La Marca (Ulisse. L’arte della fuga) – [Eccellenti le musiche eseguite dal vivo al pianoforte]
[…]
Nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica messo in scena da compagnie o artisti italiani:
Ulisse. L’Arte della fuga. Navigando da Bach a Dallapiccola (Auretta Sterrantino) – [Il maestro Mario Ruffini (presidente del Centro Studi Dallapiccola con sede nel Conservatorio Cherubini di Firenze) nella tavola rotonda che ne è seguita, è rimasto colpito e ha detto che quella della Sterrantino è «Un’opera nuova, autonoma, che allarga il panorama dei lavori ruotanti attorno all’Odissea di Omero»
[…]

Nel 2020 Cenere. Per una poetica dell’impossibile – prima tappa di uno studio dedicato a The Waste Land di T.S. Eliot e coprodotto da QA e Nutrimenti Terrestri – riceve una menzione da ATEATRO per il Premio rete Critica e viene votato da Gigi Giacobbe al Premio UBU:

ATTRICE/PERFORMER UNDER 35
Giulia Messina (Cenere)
[…]
PROGETTO SONORO/MUSICHE ORIGINALI
Vincenzo Quadarella (Cenere)
[Una colonna musicale dai suoni atonali che sarebbero piaciuti a Edgard Varese, Arnold Schōnberg, Alban Berg]
[…]

 

RASSEGNA STAMPA
http://quasianonima.it/press-e-media/

I FONDATORI
I fondatori della compagnia sono Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella.

In tempi difficili per il teatro abbiamo sentito il bisogno di agire, senza aspettare che le istituzioni investissero nel settore e che la crisi passasse. E allora agire per protestare, semplicemente attraverso le parole. Semplicemente facendo cultura. Semplicemente mostrando come riflettere, esporsi, fare siano l’unica strada possibile perché la nostra esistenza incida sul corso dei tempi.
Il teatro è necessario. Resistere diventa sempre più difficile. Ma solo se si inizia, anche se in pochi, anche se sconosciuti, si può diventare in tanti a difendere quello che non può non essere considerato un pilastro portante della nostra cultura. Il teatro è poesia, è parresia, libertà di parola, ce lo hanno insegnato i Greci. Il teatro ci libera, ci innalza dopo averci fatto toccare con mano il peggio di noi stessi. Non si può rinunciare a uno specchio così sincero della società e di noi stessi. L’idea è quella di dare del teatro un’immagine “essenziale” nelle sue diverse accezioni: essenziale perché coglie l’essenza di un’urgenza di comunicazione non più ignorabile. Essenziale perché cerca una sostanza che diventi nutrimento fondamentale per l’anima. Il nostro obiettivo è la crescita. La crescita personale, della compagnia, l’arricchimento attraverso lo scambio con altri artisti, la crescita di chi partecipa a questa avventura, nella speranza di poter essere insieme attori di questa sorta di movimento che cerchiamo di alimentare e nutrire con le nostre forze e con la nostra tenacia.

Quando abbiamo iniziato a cercare un nome sentivamo che serviva un acronimo da sciogliere, un riferimento ai nostri nomi. Così, partendo dalla Q di Quadarella, ci è tornata in mente una poesia di Pessoa:

Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
è necessario non saperlo?

È sembrata perfetta. Perfetta per l’incipit che riprendeva in qualche modo le nostre iniziali. Perfetta per il senso esplicito, perché in effetti Quasi Anonimi lo siamo davvero. Perfetta per il riferimento a Pessoa. Perfetta perché la felicità del fare teatro è una felicità inconsapevole, che comprendi solo nel momento in cui il teatro ti manca. Perfetta perché riporta alla mente tante immagini di noi, di tante persone di teatro – tecnici, macchinisti, scenografi, musicisti, attori, registi – sedute sotto un sole che brucia, concentrate sul pensiero del teatro, quel pensiero che nel disperderti ti definisce, che concentra te stesso in uno spazio infinito, all’interno del quale sarai un punto insieme agli altri, un coro. Quasi Anonimo. Ma quel pensiero poi diventa azione e quell’azione è l’espressione più alta di ogni pregressa fatica.

E, Quasi Anonima, capisci quanto sei felice.

Auretta Sterrantino, Vincenzo Quadarella