AURETTA STERRANTINO

 

Drammaturgo e regista, si laurea in Lettere Classiche e consegue poi il dottorato di ricerca in Scienze Storiche e Archeologiche. Si perfeziona in teatro all’Università di Messina sulla trasposizione dal testo alla scena e la messinscena tragica. In seguito a un Master di II livello in “Promozione e Divulgazione della cultura classica” completa la sua formazione teatrale e inizia la sua collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Nel 2017 si specializza anche in scrittura per cinema e televisione a Roma presso la Scuola di Alta Formazione diretta da Mariella Buscemi e Arcangelo Mazzoleni; ancora a Roma nel 2018 consegue una nuova specializzazione in drammaturgia della luce, sotto la guida di Luigi Biondi, candidato agli UBU nel 2019, e della regista Maria Grazia Cipriani del Teatro del Carretto.

Nel 2009 è stata consulente scientifico dell’INDA per Medea di Euripide regia di C. Zanussi con E. Pozzi e M. Donadoni e Edipo a Colono di Sofocle, regia di D. Salvo con G. Albertazzi. Ancora per l’INDA è consulente alla drammaturgia per Canti e Suoni dall’Orestiade da un’idea del Sovrintendente Fernando Balestra (2008/2009); per Supplici di Eschilo (2009); nel 2012 per Baccanti di Euripide (2012) con la regia di Antonio Calenda con Martha Graham Dance Company e tra gli altri Maurizio Donadoni e Gaia Aprea; e ancora nel 2013 per lo spettacolo Dèi Eroi e Poeti (regia di Carmelinda Gentile) omaggio per il centenario dell’INDA. È stata inoltre consulente alla drammaturgia per Una Medea. Quante Medee di M. Pizzorno nel 2009/2010; nel 2010 e 2011 per La morte di Agamennone di Vittorio Alfieri, tra gli altri con Antonio Zanoletti e per Mirra di Vittorio Alfieri, tutti con la regia di T. Alescio.

Ha insegnato organizzazione di eventi culturali, storia del teatro, della scenografia e della scenotecnica. All’Università di Messina, invitata dai docenti di drammaturgia antica e letteratura italiana, ha tenuto lezioni sulla messinscena tragica e sulla traduzione dei tragici greci per il teatro. Nel 2008 ha insegnato nel primo nucleo dell’Accademia del Mediterraneo della Fondazione INDA, dove dal 2016 a oggi è docente Storia del Teatro e della Messinscena Tragica all’ADDA, Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Debutta come regista e drammaturgo nel 2012 con Le Muse e l’InCanto. Nel 2013 firma regia e drammaturgia di ProTesto, ispirato al libro Il non-luogo rivoluzionario di Vincenzo Quadarella. Nel 2014 scrive e dirige Matrioska, liberamente ispirato a Follia di P. McGrath, ed Erebo. Il lungo Addio, una tragedia sul modello greco che ruota intorno a un immaginifico scontro tra Penelope e Persefone. Nel 2015 firma regia e drammaturgia di Quando, come un coperchio, omaggio a Montale, Piccolo, Bufalino e Consolo; poi Adolphe. The importance of being…, ospite tra l’altro nella rassegna del Teatro del Cerchio di Parma, e InSomnium. E si sciolgon le ore, liberamente ispirato a La casa del sonno di J. Coe. Nel 2016 scrive e dirige Nudità. Chiaroscuro permanente, da uno studio su Kandinskij e Schönberg; dello stesso anno è il suo Caino. Homo Necans, primo capitolo di una Trilogia dei Traditori o Portatori di colpa. Nel 2016 e nel 2018 è stata regista residente a WRITE – Residenza internazionale di drammaturgia, ideata e diretta da Tino Caspanello e insignita proprio nel 2018 del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici del Teatro. Si è occupata in quelle occasioni della mise en espace del testo Puzzle del drammaturgo polacco A. Palyga, e del testo La Moneta di Nello Calabrò, drammaturgo della compagnia Zappalà Danza. Nel 2016 scrive e dirige Wunderkammer. Suggestioni Poe-tiche, spettacolo dedicato alla figura di Edgar Allan Poe. Seguono nel 2017 Prometheus. O del fuoco, maestro di ogni arte, che porta in scena, tra gli altri, il grande Sergio Basile, e Naufragio. Un preludio, quattro movimenti, una fuga ispirato al frammento di Simonide di Ceo dedicato al lamento di Danae, ripreso nel 2018 all’anfiteatro romano di Albano Laziale e al Teatro Greco di Segesta e nel 2019 al XIX Festival del Teatro dei due mari a Villa Pisani. Alla fine del 2017 ha avviato una collaborazione con una compagnia Svizzera, La compagnia della Parola, lavorando, come regista assistente insieme ad Antonio Zanoletti, all’allestimento dello spettacolo Due uomini, due civiltà di Annamaria Waldmüller, andato in scena a Lugano, per la regia di Claudio Laiso, regista della radiotelevisione svizzera. Nel 2018 cura la scrittura dei testi recitati e il coordinamento artistico di C’era l’acca, da un’idea di Vincenzo Quadarella. A fine maggio 2018 debutta con il suo Quarantena. Chiostro-Interno-Notte-Cervantes/Caravaggio, edito su Artifara, rivista scientifica che gode del patrocinio dell’Università di Torino, all’interno del saggio “Per un Chisciotte contemporaneo: il modello di dramma-aión in Lunario e Quarantena” di Vincenza Di Vita con i testi drammatici di Auretta Sterrantino e Rino Marin. Nello stesso anno inizia lo studio su Riccardo III. Suite d’un mariage che – nato da un testo scritto per Mario Gelardi e il Nuovo Teatro Sanità di Napoli – dopo tre tappe-studio in giro per la Sicilia, debutta a Messina per poi approdare sul palco del Teatro Tina di Lorenzo di Noto e nel 2019 alla Sala Studio del Teatro Vascello di Roma. Nel 2019 debutta il suo Ulisse. L’arte della fuga – Navigando da Bach a Dallapiccola in scena con Sergio Basile e Filippo La Marca, spettacolo realizzato in collaborazione del Centro Studi Luigi Dallapiccola. Nello stesso anno scrive e porta in scena il primo studio del secondo capitolo della sua Trilogia sui Traditori o Portatori di colpa: Giuda. Ed era di notte. Nel 2018 guida, per la Compagnia Oltremura un workshop dedicato alle detenute del Pagliarelli di Palermo. Debutta dopo il lockdown con la prima tappa di uno studio dedicato a The Waste Land di T.S. Eliot e coprodotto da QA e Nutrimenti Terrestri: Cenere. Per una poetica dell’impossibile, in scena al Cortile Teatro Festival diretto da Roberto Bonaventura. Nel settembre del 2021 va in scena con la prima tappa di In tacito quadrante. Per una poetica dell’impossibile [parte II], uno studio a partire da Immaginazione morta immaginate di S. Beckett e nel 2022 porta in scena il secondo studio del I Capitolo della Trilogia dell’Arte: Minima Mente Blu.

Nel 2017 è stata insignita del Premio La tela di Penelope – I saperi delle donne da Naxos Legge, diretto da Fulvia Toscano. Nel 2013 insieme a Vincenzo Quadarella, fonda QA-QuasiAnonimaProduzioni che produce a Messina una rassegna teatrale di nuova drammaturgia – Atto Unico. Scene di Vita, vite di Scena – di cui è direttore artistico.