CON AMORE, AL MARE #3

#MINIMAMENTEBLU: RIFLESSIONI SULLE PROVE A CURA DELL’OSSERVATORIO CRITICO
di Francisca M.

Ore 21.45 – Assisi –

Sibilla,
credo che la nostra vita sia formata da tre fasi: la prima, in cui crediamo che il mondo ci sia amico, la seconda in cui non capiamo perché il mondo ci volti le spalle, la terza in cui, ormai un po’ vecchi, andati e forse più saggi, riusciamo a comprendere chi davvero merita di stare con noi.
La vita è fatta di sedie, su una ci sei tu, accanto ti sto io. Ci siamo trovate per caso, forse anime erranti in una sala da ballo a festa, tu eri rossa, quel rosso d’estate che ti rimane sulla pelle dopo un pomeriggio al sole, io ti guardavo.
Sibilla non posso fare altro che questo, guardarti e scriverti. Tu in cambio ti mascheri, fingi, e mi regali la storia più bella, l’unica a cui scelgo di credere. Il mondo mi volta le spalle, tu non sei diversa, tu accogli in una menzogna, in una bugia, affondi, trasporti e io, forse stupidamente, te lo lascio fare. Scelgo di averti accanto per colmare un vuoto che tu, a tua volta, ricolmi mentendomi. Fioriamo nel veleno delle tue parole che mi inebriano e che docilmente mi legano a te, sempre più forte e sempre più stretta. Partecipiamo entrambe ad una farsa, tu stai lì, mi guardi, reciti, menti, mi fai sentire la sola e unica, mi fai sentire speciale quando in realtà il tuo fine è un altro.
Mi trasporti in un buco, un pozzo senza fondo in cui, come Alice nel Paese delle Meraviglie, precipito.
Acconsento tacitamente, ti do il permesso di usarmi, plasmarmi, mi prendi in giro e io sì, giro come una trottola attorno a te.
Ma son cosciente di questo, ti vedo, scelgo solo di guardare un’immagine diversa da quella che mi offri.
Ti plasmi con me, tu stessa credi alle tue menzogne, giochi con me sotto il sole splendente, giochiamo a nascondino fra gli abissi, nei silenzi, nei vuoti che ci colmiamo vicendevolmente.
Sibilla io su questa sedia accanto a me ti voglio per sempre, perché è vero che tu menti, mi volti le spalle, mi confondi, ma tu nella menzogna mi riveli la verità e io capisco che meritiamo di stare l’una accanto all’altra.

MINIMA MENTE BLU
Accordi sintetici per una nudità d’essenza
II studio su V. Kandinskij e A. Schönberg
I capitolo della Trilogia sull’Arte
con Giulia Messina
regia e drammaturgia Auretta Sterrantino
musiche e progetto audio Vincenzo Quadarella
disegno luci Stefano Barbagallo
assistente alla regia Elena Zeta
ufficio stampa e comunicazione Marta Cutugno
produzione QA-QuasiAnonimaProduzioni / Nutrimenti Terrestri

Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena