LA RIVOLUZIONE SENZ’AZIONE DI TINO CASPANELLO

L’OSSERVATORIO CRITICO DI QA PER IL CORTILE TEATRO FESTIVAL 2021 – MESSINA
di Francisca M.

Il 29 giugno 2021, ad aprire la decima edizione del Cortile Teatro Festival, è stato Tino Caspanello con Quadri di una rivoluzione. In scena tre personaggi, 892, 584 e 137, rispettivamente Francesco Biolchini, Alessio Bonaffini e Tino Calabrò che progettano una rivoluzione contro un anonimo regime dittatoriale.
Nei veloci e serrati dialoghi fra i tre, ai quali si aggiunge successivamente una donna, Cinzia Muscolino (suoi anche i costumi), è semplice comprendere quanto poco ci sia di rivoluzionario nella vicenda e quanto, invece, tutto sia semplicemente un’ultima speranza per poter andare avanti senza sottostare alle rigide regole imposte dal ‘mondo di fuori’.
Tutto parla di rivoluzione ma nessuno la fa: i tre, infatti, accontentatisi di aver occupato uno stadio, vivono in una porta da calcio con ritmi di guardia stabiliti e con la promessa di rovesciare il regime un giorno che sembra imminente ma che non lo è. Tutto è fermo.
Le (futili) parole dei protagonisti vengono interrotte dalla donna che, catturata perché scambiata per una mucca, porta agitazione nella cellula, accendendo nuovamente lo spirito di rivoluzione.
Tino Caspanello riesce perfettamente a confondere lo spettatore accostando ai docili caratteri dei tre uomini, fermi e inerti, un argomento che di statico non ha proprio nulla. Un gioco di dialoghi che fa credere nell’organizzazione di una rivoluzione, facendo dimenticare, però, che essa è un movimento e in quanto tale necessita di azione.

 

Quadri di una rivoluzione
di
 Tino Caspanello
con Cinzia Muscolino, Francesco Biolchini, Tino Calabrò, Alessio Bonaffini
costumi Cinzia Muscolino
scena e regia Tino Caspanello
Produzione: Teatro Pubblico Incanto
visto al CORTILE TEATRO FESTIVAL
diretto da Roberto Zorn Bonaventura
Castello di Sancio

Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena