LA POTENZA DELLA SINCERITÀ

L’OSSERVATORIO CRITICO DI QA PER IL CORTILE TEATRO FESTIVAL 2022 – MESSINA
di A. Ansaldo

La sera del 25 luglio è andato in scena al cortile Calapaj-D’Alcontres, per il Cortile Teatro Festival 2022, Le mille bolle blu, monologo tratto dalla penna del giornalista Salvatore Rizzo e diretto e interpretato da Filippo Luna.
Lo spettacolo narra la storia di un amore omosessuale nato nella Palermo degli anni ’60, scandito dalle note della musica dell’epoca.
Luna è Nardino, un barbiere di mezz’età, innamoratosi in giovane età di Emanuele, avvocato di successo. La narrazione inizia con il funerale di quest’ultimo, per poi proseguire scavando nella memoria di Nardino, che si confessa al pubblico con commovente sincerità.
L’amore di Nardino ed Emanuele si consuma in segreto, distante dagli occhi delle mogli, dei figli e dei padri, in luoghi che, per i momenti a cui fanno da sfondo, diventano familiari anche per noi spettatori, come la bottega di Nardino o la casa vacanze a Carini di Emanuele. Il sentimento che anima i due amanti è alimentato dalla loro complicità e contagiosa tenerezza, ed è un sentimento che sembra inesauribile, che solo la morte può intaccare. Alla fine ciò che resta allo spettatore sono le memorie di un uomo rimasto solo, privato di una metà che ha sempre tenuto nascosta.
Le mille bolle blu è, senza troppo girarci attorno, uno spettacolo commovente, capace di narrare alcuni tra gli elementi fondamentali della vita di una persona: l’amore, il pregiudizio, la perdita. Lo fa attraverso un racconto che si rivolge a interlocutori invisibili, fantasmi di un passato e di un presente che hanno perso ogni importanza; ma anche alternando leggerezza e dramma, come un pendolo ben calibrato per dare forza all’una tramite lo slancio dell’altra e viceversa. È un monologo la cui centralità non è tanto nella condanna dello stigma sociale dell’omosessualità, ma nella sincerità e universalità dell’emozioni che provoca.
Filippo Luna regala una performance intensa, vissuta e mai sopra le righe, esaltata anche dalla location del cortile Calapaj-D’Alcontres. Il suo ingresso dalle scale interne guida il nostro sguardo fino allo spazio scenico, composto essenzialmente da una sedia da barbiere e una foto di Nardino ed Emanuele appesa a un lampadario del cortile. Eppure, quella stessa sedia non sembra mai essere soltanto un oggetto di scena, al contrario è veicolo di narrazione, simulacro di un amore passato ma mai sopito. Luna narra e vive su e attorno a quella sedia, cambiando costumi, rievocando il passato, arrabbiandosi e commovendosi, in una costante interazione che la rende un personaggio a tutti gli effetti. È questa la forza de Le mille bolle blu, l’umanità. Non c’è niente fuori posto, perché è uno spettacolo forte della sua tremenda efficacia e naturalezza nella narrazione. Ma soprattutto, è una bella storia, narrata con sincerità e sentimento. E scusate se è poco.

 

LE MILLE BOLLE BLU
Scritto da Salvatore Rizzo
Diretto e interpretato da Filippo Luna
Prodotto da Nutrimenti Terrestri

Visto al CORTILE TEATRO FESTIVAL
Diretto da Roberto Zorn Bonaventura
Castello di Sancho

Ph. Giuseppe Contarini – Fotoinscena