APPUNTI DALLA TERRA DELLE CENERI #11

Diario delle prove di “Prometheus”, QA-QuasiAnonimaProduzioni

a cura di Elena ZETA

venerdì 28 aprile 2017

GIORNO UNDICI

 

Prometeo ci ha teso una trappola. Ci ha mentito. O, meglio, ha omesso qualcosa.
Oreste ne è sconvolto.

In un momento di troppa o troppa poca lucidità, siamo venuti a sapere di suo cugino.
Sembra una presa in giro. Ma non lo è. Anche se in fondo un po’ si.

Loki, il cui etimo è legato al fuoco e alla fiamma, è nella mitologia nordica il dio della grande astuzia e degli inganni, ingegnoso inventore di tecniche, trasformista, e facente parte della categoria denominata trickster, ovvero quegli esseri o dei che sono incarnazione della <<paradossale categoria dell’amoralità sacra>>:

 

«Ogni comunità ha i suoi confini, il suo senso del fuori e del dentro, e il trickster è sempre lì alle porte della città o alle porte della vita, facendo in modo che ci sia sempre scambio. Egli presiede anche ai confini attraverso cui i gruppi articolano la loro vita sociale. Distinguiamo costantemente giusto e sbagliato, sacro e profano, pulito e sporco, maschio e femmina, giovane e vecchio, vivente e morto, e ogni volta il trickster varcherà la linea e confonderà le distinzioni. Egli incorpora dunque l’ambiguità e l’ambivalenza, la doppiezza e la duplicità, la contraddizione e il paradosso».

[Lewis Hyde, Trickster Makes the World].

 

Posto a metà anche tra la razza degli dei e quella dei giganti, Loki, grazie alla sua astuzia, aiuta ora a risolvere situazioni da cui diversamente non si uscirebbe, ora a smembrare l’ordine celeste. Tra le varie marachelle e malefatte di cui si rende protagonista, ne spicca una sopra tutte: provocò la morte di uno dei figli di Odino e ne impedì la resurrezione. Come punizione per questo atto scellerato, venne legato a degli scogli e condannato a restare là per l’eternità, sovrastato da un enorme serpente che gli impregnava continuamente il volto del suo veleno corrosivo.

Certo, non si può giudicare nessuno dalle sue parentele. Ma è anche vero che il sangue non mente.
Bisognerà tenere gli occhi aperti, le orecchie tese, il cervello sveglio. E capire quanto trickster ci sia in famiglia.